Ad appena 1 anno dalla tragica morte in campo di Piermario Morosini, il calcio si ritrova nuovamente a piangere per la scomparsa a soli 32 anni di Ivan Turina, portiere croato dell'AIK Solna. Un arresto cardiaco se lo è portato via nel sonno, clima disperato a Stoccolma tra i compagni di squadra.
In giro per l'Europa in cerca di gloria Nato a Zagabria il 3 Ottobre 1980, Turina è cresciuto nella Dinamo Zagabria, dimostrandosi con i suoi periodi in prestito con Sesvete, Kamen Ingrad ed Osijek un portiere di buon livello in grado di meritarsi la chiamata della sua nazionale U21. Quindi nel 2003/2004 arriva per lui la grande occasione quando viene chiamato finalmente a difendere la porta della Dinamo dopo la partenza di Butina. Sono 4 anni in cui Turina colleziona 74 presenze e vince 2 campionati, 2 coppe ed 1 supercoppa in una squadra trascinata dal giovane talento di Luka Modric. Quando però Turina capisce che il suo posto di numero 1 della migliore squadra croata è destinato a Kelava decide di cambiare aria ed iniziare il suo pellegrinaggio per l'Europa: eccolo dunque in Grecia dove gioca alcune partite con lo Skoda Xanthi, quindi in Polonia dove non riesce però ad assicurarsi il ruolo da titolare nel Lech Poznan con cui comunque vince 1 coppa nazionale. Torna dunque alla Dinamo per allenarsi e nel 2010 trova finalmente una squadra disponibile a dargli fiducia, l'AIK Solna. Nel frattempo disputò anche 1 gara con la nazionale maggiore pur trattandosi di un'amichevole contro Hong Kong nel 2006.
L'avventura svedese Nella squadra giallonera trova finalmente spazio e sfiora la vittoria degli ultimi 2 campionati. In questa stagione l'AIK riesce anche a qualificarsi per la fase a gironi della UEFA Europa League e per Turina questa è una vetrina importante per mettersi in mostra. L'AIK viene Inserito nel girone comprendente il Napoli e proprio al San Paolo lo sfortunato portiere croato uscirà sconsolato dopo una sonora sconfitta 4-0 con tripletta dell'oggetto misterioso Edu Vargas e rete di Dzemaili. A Febbraio rinnova il contratto fino al 2016 divenendo uno dei giocatori più pagati della Allsvenskan ma l'inizio di campionato non è roseo e Turina con un problema muscolare gioca la sua ultima gara il 22 Aprile in occasione di Gefle-AIK 1-2 venendo sostituito nel finale di gara. Quindi la tragedia di questa notte quando è stato trovato senza vita nel suo letto.
L'avviso nel 2010 Ma come è possibile che un giocatore dichiarato perfettamente in salute sia morto così all'improvviso? A questa domanda ha provato a rispondere il presidente dell'AIK Johan Segui che ha dichiarato che nel giorno del suo tesseramento nel 2010 Turina rivelò ai medici svedesi di soffrire di un problema congenito al cuore, ma quando fece le visite mediche nessun problema fu rilevato e infatti gli fu dato il via libera per giocare nella Allsvenskan. E nessun problema si è presentato fino alla notte del 1 Maggio 2013. Disperato il suo vicino di casa Henok Goitom, che qualcuno ricorderà qui in Italia per la sua fugace esperienza all'Udinese dove realizzò anche 1 rete contro l'Inter. "Ieri era un giorno tranquillo come tutti gli altri, oggi invece Ivan non c'è più. E' un grandissimo shock per tutti, la madre di sua moglie è venuta a piangere da me in modo isterico. E' un durissimo cazzotto in faccia per tutti, sarà difficile reagire"
La sua eredità Sin dalla diffusione della notizia della morte di Ivan Turina moltissimi fans dell'AIK si sono precipitati al centro d'allenamento di Karlberg per depositare fiori e sciarpe in memoria del loro numero 1 mentre il club in segno di rispetto ha annullato l'allenamento quotidiano e le bandiere sventolano a mezz'asta. I giocatori dell'AIK piangono davanti ai microfoni dei media, come detto da Goitom reagire sarà davvero dura. Ma ancora più dura sarà per la moglie di Turina: la coppia stava aspettando il terzo figlio dopo che l'anno scorso erano venute alla luce 2 gemelle. 3 povere creature che dovranno combattere contro il crudele destino che ha impedito loro di conoscere il proprio padre.