Una partita così Bacary Sagna non se la dimenticherà facilmente. Non che la stagione in corso sia stata esattamente una favola per il terzino destro francese, ma tanti errori, e per di più così decisivi, sono roba da togliere comunque il sonno. Ma giriamo un attimo indietro il nastro.
Pronti, partenza, via: dopo solo due minuti, Arsenal già in vantaggio. L'assist di Rosicky che, da posizione centrale, ha pescato Walcott (peraltro in fuorigioco): da destra l'inglese si è quindi lanciato verso il centro mettendo poi il pallone alle spalle di De Gea. La reazione dello United? Stentava ad arrivare. La partita però rimaneva vivace: tanti gli ammoniti (sei solo nel primo tempo), tre le occasioni per raddoppiare da parte dei Gunners (destro di Rosicky al quinto, sinistro di Cazorla al sesto, ancora un sinistro, questa volta di Podolsky al 31esimo) e due di pareggiare dello United (colpi di testa di Jones al 17esimo e di Van Persie al 38esimo). Quindi ecco la svolta, firmata, suo malgrado, dallo sciagurato Sagna che, a pochi secondi dalla fine del primo tempo, prima ha servito un involontario assist per Van Persie e poi lo ha steso in area: rigore ineccepibile che lo stesso olandese ha trasformato. É così finita 1-1 la prima parte del match, punteggio un po' bugiardo considerando la supremazia territoriale degli uomini di Wenger.
La ripresa, invero, ha regalato pochissime vere emozioni. Lo United ha cercato di tenere palla e di colpire in contropiede l'Arsenal, che nel frattempo provava a creare pericoli nell'area avversaria senza tuttavia ottenere chissà quali riscontri. Discutibile l'ingresso di Wilshere al posto di un ottimo Rosicky, inutili poi gli inserimenti del velleitario Gervinho e di Oxlade Chamberlain. Nel frattempo Sagna continuava a inanellari errori su errori, e qualcuno probabilmente avrà chiesto a fine gara a Wenger perchè l'ha tenuto in campo per novanta minuti, considerando che un terzino destro di ruolo l'Arsenal in panchina lo aveva (Jenkinson). Ma non è certo questa la prima scelta discutibile presa quest'anno dall'allenatore alsaziano. Che un posto sicuro in Champions non ce l'ha. Ma tutto questo Arsène già lo sa.