I medici del Tottenham userano la tecnica chiamata “blood-spinning” per poter recuperare al piú presto Gareth Bale, giocatore fondamentale negli schemi degli Spurs e conteso da tutti i grandi club europei. Bale si è procurato una brutta distorsione alla caviglia nell’andata dei quarti di Europa League contro il Basilea, una partita che gli inglesi hanno pareggiato 2-2. L’infortunio di Bale, capocannoniere della squadra, dovrebbe tenerlo lontano dai campi almeno fino al 21 aprile, data in cui si giocherá un match decisivo per la corsa alla Champions contro il Manchester City.

Per aumentare le chance di vederlo in campo in una delle partite piú importanti della stagione, il club ha deciso di adottare questa controversa tecnica che consiste nell’estrazione di piccole sacche di sangue del giocatore. Il sangue viene poi trattato in una centrifuga e durante il procedimento il plasma e le piastrine vengono combinate per formare un nuovo composto ricco di ormoni della crescita, il PRP (Platelet-Rich-Plasma): dopodiché viene rimesso in circolazione. I tempi di recupero in questo modo si possono accorciare fino a cinque volte tanto.

Questo procedimento è ammesso dalla Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) ma in alcuni sport è considerato illegale e le iniezioni di PRP furono vietate nel 2010 e poi riammesse l’anno successivo. Nel passato questo procedimento è stato usato da giocatori di football americano e anche da Tiger Woods per recuperare dall’infortunio al ginocchio.

Questa tecnica, che non migliora le prestazioni ma solo i tempi di recupero, divenne popolare nel 2005, quando la WADA avvisò il Chelsea, che la stava utilizzando con Robben, che poteva essere considerata illegale. Da allora piú di un club l’ha usata per aiutare i suoi calciatori a riprendersi dagli infortuni.