Ci sono delle volte in cui, come diceva George Orwell (scrittore inglese autore, tra l'altro, di ''La fattoria degli animali'' e ''1984''), ''la realtà supera la fantasia''. E' impossibile commentare in un modo diverso l'esposto presentato dal Barcellona all'Uefa contro la direzione di gara dell'arbitro tedesco Wolfgang Stark nella gara di martedì contro il Psg, dal momento che il club spagnolo ha palesemente beneficiato, nelle scorse edizioni, di favori arbitrali più o meno casuali.

Ecco perchè suonano strane le parole del portavoce dei blaugrana Toni Freixa, che,per giustificare il suddetto documento, ha affermato: ''Ultimamente non siamo stati fortunati con gli arbitri''. Sostanzialmente, il pomo della discordia sarebbe il gol in fuorigioco convalidato ad Ibrahimovic.

La risposta del tecnico del club francese, Carlo Ancelotti, non si è fatta attendere: ''Sono sorpreso, perchè non credo che l'arbitro abbia creato un problema al Barça, forse a noi..''. L'allenatore di Reggiolo si riferiva al rigore molto dubbio concesso a Sanchez, che ha consentito ai blaugrana di segnare il secondo gol in trasferta, che in partite come queste costituisce un vantaggio non insignificante; tuttavia, l'ex coach di Milan e Chelsea ha subito provveduto a smorzare i toni, assicurando di non credere che la protesta dei catalani sia dovuta al timore di non riuscire a passare il turno. Ad ogni modo, ad Ancelotti ha replicato il vice-allenatore del Barça, Jordi Roura, che ha detto di condividere la posizione del club, ma che ha anche rilevato come sia giusto parlare di circostanze non chiare, pur continuando a rispettare le decisioni arbitrali.

Sorge inevitabilmente una domanda: perchè questa animosità della squadra spagnola verso gli arbitri si manifesta solo quando vi è qualche decisione sfavorevole? É proprio vero che, in fondo, ci accorgiamo delle ingiustizie solo quando ci colpiscono in prima persona.