I pronostici nei confronti della squadra francese erano stati eloquenti. Tutti si aspettavano una passeggiata blaugrana sulle rovine dei parigini. Non è stato così. Chiaramente, l'apporto di Ibra è stato decisivo, ma forse il giocatore-chiave è stato un altro: il brasiliano Thiago Silva.
Il centrale carioca nel primo tempo ha marcato benissimo Messi: strepitosa la chiusura in piena area di rigore sulla 'Pulce' al minuto 18, mentre sul gol del vantaggio dei catalani le responsabilità maggiori sono semmai di Jallet, visto che la fascia destra era di sua competenza. Nella ripresa, Thiago, tra l'altro in campo con la fascia di capitano, ha continuato a disputare un match senza sbavature, impostando il gioco e suonando la carica ai suoi: è stato suo l'imperioso stacco di testa che ha stampato il pallone sul palo, sulla cui ribattuta il suo amico Ibra ha ribadito in rete.
E anche dopo il secondo vantaggio spagnolo, che avrebbe tagliato le gambe a chiunque, il soldato Thiago non si è perso d'animo, e ha rincuorato il suo estremo difensore Sirigu, affranto dopo aver causato il rigore intervenendo in modo scomposto su Sanchez (che, per la verità, sembra cercare il contatto), caricando poi i suoi in vista del rush finale, che ha portato al pareggio di Matuidi. Dunque, dopo aver sofferto per i postumi dell'ormai famoso infortunio ai tendini, Thiago è diventato stabilmente un perno del team di Ancelotti, che punterà su di lui e sulla sua verve per affrontare al meglio il ritorno in terra catalana e tentare un'impresa incredibile.
C'è qualcuno, invece, che, non essendo celebre per meriti calcistici, ha provato ad esserlo tramite le polemiche: è il centrocampista del Marsiglia Joey Barton, già noto per risse ed altri episodi poco edificanti in Inghilterra, che, dopo aver attaccato Neymar, nei giorni scorsi si è scagliato proprio contro Thiago, definendolo ''ciccione sopravvalutato'' e ''transessuale''. Di fronte a simile stupidità, la risposta migliore che il difensore potesse dargli è stata sul campo, nell'incontro di ieri.