Il quartetto che ha fatto vincere tanto ai San Antonio Spurs si sta piano piano disgregando. Manu Ginobili è l'ultimo rimasto dei quattro, ma la sua permanenza non è del tutto scontata. L'addio di Tim Duncan al basket è ormai storia, ma ad esso e alla richiesta di Kawhi Leonard di essere scambiato si aggiunge un altro tassello. Tony Parker, playmaker francese che ha passato 17 anni agli ordini di Popovich, ha firmato un biennale con Charlotte da 10 milioni totali.

La decisione di TP deriva dal fatto che gli Spurs volevano per lui un ruolo di mentore, così da istruire i giovani Murray e Walker III. L'offerta degli Hornets però è risultata più soddisfacente, con una posizione di rilievo dietro Kemba Walker, ammesso che non venga scambiato. Secondo alcune fonti, Parker ha contattato Popovich prima di comunicare la sua decisione, mostrando così il suo rispetto verso il coach che gli ha fatto vincere quattro titoli e un MVP.

"Decisione difficile. Tre giorni difficili. Difficile comunicarlo a Pop - commenta Parker - Ma dovevo andare avanti. E' stata una conversazione davvero emozionale con Pop e Buford; amerò per sempre San Antonio. Sarò sempre uno "Spur". Ma sono entusiasta di poter giocare per il mio idolo M.J. (proprietario degli Hornets), per coach Borrego che conoscevo già a San Antonio, e con il mio fratellino Nic Batum." Sempre secondo le sue parole, non ha mai avuto problemi con Leonard nonostante quel "Il mio infortunio è cento volte peggio", e anzi ha più volte tentato di farlo tornare in campo. Chissà se proprio l'addio ormai prossimo di Leonard non abbia convinto Parker definitivamente a lasciare gli Spurs, che ormai sembrano destinati a qualche anno di "rebuilding".