E' uno dei restricted free agent più interessanti rimasti ancora sul mercato, Clint Capela. Il pivot svizzero, reduce da un'ottima annata con gli Houston Rockets, non conosce ancora il suo futuro, in quale squadra disputerà la prossima stagione. Tra le parti c'è stato il primo meeting, ma nessun accordo è stato ancora siglato. Domenica scorsa, in una località a noi sconosciuta di Los Angeles, l'entourage dello svizzero ed alcuni uomini mercato della franchigia texana si sarebbero incontrati, ma la chiacchierata non ha portato a nulla di concreto.

I Rockets hanno esteso al proprio centro una qualifying offer che lo ha reso restricted free agent, e sono quindi in grado di pareggiare qualsiasi offerta fatta da altri teams. Dopo aver perso in Free Agency già Trevor Ariza - accasatosi ai Phoenix Suns - i Rockets non intendono perdere altri pezzi pregiati del proprio roster, e molti rumors affermano che qualsiasi offerta presentata allo svizzero sarà pareggiata immediatamente dai Rockets. Questo, anche se il salary cap dei texani sia già parecchio ingolfato, complice il maxi rinnovo offerto a Chris Paul e le firme già apposte da Gerald Green e Micheal Carter-Williams. Il proprietario Tim Fertitta - molto probabilmente - sarà obbligato al pagamento della luxury tax nel caso riuscisse a trovare l'accordo con il centro svizzero.

Lo svizzero, in virtù dell'ottimo rendimento avuto lo scorso anno, intende monetizzare il più possibile e quindi starebbe seriamente pensando di firmare una qualifyng offer da 4.7 milioni di dollari e diventare unrestricted free agent il prossimo anno, così da poter essere più libero e decidere senza 'pressioni' la sua destinazione futura. Diverse squadre avrebbero già contattato l'entourage di Capela, per far sapere che sarebbero disposte ad offrire allo svizzero il massimo salariale l'estate prossima. Perderlo però 'gratis' sarebbe una burla troppo forte per Morey e gli uomini mercato di Houston.

Capela ha dimostrato di essere una pedina fondamentale per la squadra e si è rivelato perfettamente a suo agio nel sistema di Mike D’Antoni. Letale in situazioni di pick and roll con Chris Paul e James Harden, è stato a lungo in lizza per essere eletto come il giocatore più migliorato della stagione appena andata a libri.  Se i Rockets vogliono provare a competere realmente con i Golden State Warriors - che intanto quatti quatti hanno inglobato a roster anche un altro pezzo 'da novanta' DeMarcus Cousins - non possono permettersi di lasciare andare altre pepite, e dunque hanno la necessità di rifirmare Capela, correndo anche il rischio di strapagarlo.