E' arrivata la notte del Draft. La notte che tutti aspettano con ansia da almeno un mese, da quando le Finals NBA avevano un finale già scritto e che dà la possibilità alle franchigie di costruirsi un futuro nuovo e più luminoso. Mai come quest'anno chi possiede una delle prime dieci scelte ha l'occasione di scegliere una potenziale star della lega negli anni a venire, andiamo però a vedere chi possiede queste scelte e i giocatori più interessanti che animeranno la notte italiana.
L'ordine di chiamata al Draft è stabilito dalla lottery, svoltasi tra le 14 squadre che non hanno preso parte ai playoffs. Quest'anno i Phoenix Suns si sono aggiudicati la numero uno. La squadra dell'Arizona due anni fa ha pescato Devin Booker e stanotte potrà trovare il fit perfetto per la sua giovane stella. A seguire ci saranno i Sacramento Kings e gli Atlanta Hawks, tutti alla ricerca di un lungo (e ce ne sono tanti di valore), ma con la mina vagante Doncic pronta a prendersi una delle primissime pick, non la prima però. A completare la top ten ci saranno Memphis, Dallas, Orlando, Chicago, Cleveland (con la scelta di Brooklyn), New York e Philadelphia via Los Angeles Lakers.
I primi dieci
Il Draft 2018 sarà quello di DeAndre Ayton, del già citato Doncic, di Marvin Bagley III, di Jaren Jackson Jr, di Mo Bamba e di Trae Young. Tanti sono i prospetti interessanti e con un avvenire luminoso, ma la numero apparitene ad Ayton. Il centro di Arizona State è stato dominante lungo tutto l'anno di Ncaa e nonostante l'uscita al primo turno della Madness la sua chiamata alla uno non è in discussione. Per un breve periodo ci ha provato Luka Doncic, stella diciannovenne del Real Madrid e dell'Eurolega, ma lo scetticismo verso gli europei ha prevalso. Il gigante delle Bahamas ha convinto a pieno a Suns e la sua scelta di non fare workout al di fuori di quello fatto con Phoenix ha chiarito la situazione. Dalla seconda moneta iniziano i dubbi. Sacramento potrebbe decidere di aggiudicarsi Doncic, affiancandolo a De'Aaron Fox, o di selezionare un altro lungo e qua la situazione diventa intricata. Bagley per avere un'ala grande fisica e mobile allo stesso tempo, ma con una difesa ed un tiro dall'arco da rivedere, o Jackson Jr, centro le cui quotazioni si sono impennate negli ultimi giorni. Quasi certamente loro saranno le prime quattro scelte, con Mo Bamba pronto a sparigliare il mazzo grazie al suo atletismo ed alla difesa, fattori che lo rendono un ottimo rim protector.
Sono invece scese le quotazioni di Michael Porter Jr e di Trae Young. Ad inizio anno erano due dei prospetti più fulgidi e anche in lizza per la prima chiamata, ma ora sono scesi ai margini della top ten. Il giocatore di Missouri è stato vittima di un infortunio alla schiena che lo ha tenuto fuori per quasi tutta la stagione e i dolori accusati nei vari workout non hanno di certo rassicurato le squadre intenzionato a prenderlo. Il Curry 2.0, invece, dopo una prima esplosione di interesse attorno a lui grazie ai canestri fantascientifici segnati è tornato nel limbo. I suoi difetti sono stati resi evidenti dal finale di stagione, tuttavia per chi cerca un playmaker capace anche di essere un ottimo scorer, Young, resta una primissima scelta, motivo per cui è conteso tra Cleveland, New York e Chicago. Cavs che si sono tutelati facendo lavorare anche Gilgeous-Alexander, point guard da Kentucky, mentre Chicago potrebbe decidere di arruolare un altro lungo dopo Markkanen scegliendo Wendell Carter Jr. Decima pick per uno dei pochi Junior presenti a questo Draft: Mikal Bridges. Dopo aver vinto due titoli Ncaa con Villanova, il secondo quest'anno da protagonista indiscusso, l'ala dei Wildcats si appresta ad entrare nel mondo NBA con l'etichetta di 3&D, ovvero un giocatore che garantisce punti dall'arco ed un'ottima difesa, motivo per cui Philadelphia ha posato lo sguardo su di lui.
Le Steal
Sono molte anche le possibili steal, vista la profondità di questo Draft. La prima è Robert Williams, accreditato alla tredici. Il lungo di Texas A&M è uno dei migliori nell'effettuare il pick and roll, nonostante sia stato utilizzato molto poco in questa variabile tattica durante l'annata collegiale, ma soprattutto ha concluso al ferro con oltre il 70%, percentuale impressionante. Se verrà draftato da una squadra con buoni passatori il suo impatto potrebbe essere molto significante. Anche Miles Bridges si aggiunge all'elenco delle steal. Esplosività e capacità di attaccare lo spazio sono i suoi punti forti, ma entrambe le caratteristiche non sono state messe in mostra alla corte di Tom Izzo a Michigan State. In Nba potrebbe trovare il giusto spazio in un quintetto piccolo e potrebbe anche sviluppare in maniera notevole le sua abilità di passaggio. Kevin Knox e Lonnie Walker completano il pacchetto di steal tra la 11 e la 20. Il giocatore di Kentucky è l'ala più talentuosa dopo Porter Jr, ma la giovane età lo rendono un prodotto grezzo, da costruire e svezzare, tuttavia a lungo termine potrebbe risultare una delle migliori pick di questo draft. Discorso differente, invece, per la guardia di Miami. Walker è una delle guardie più fisiche dell'intero draft e si dimostrerà come uno dei migliori in fase di transizione, ma anche come ottimo difensore. Se cercate un giocatore con spiccate doti di ball-handling non è lui il vostro giocatore, ma se vi serve una guardia in grado di spaccare la partita accelerandone il ritmo e tirando dal palleggio, he's the man.