"E' sicuramente il peggior momento da quando Kevin è arrivato in squadra. C'è poco da dire, siamo sotto. Siamo a due vittorie dalla finale NBA, è un bel peggior momento. Siamo tuttavia fiduciosi nei nostri mezzi e nella possibilità di tornare a giocare il nostro basket a partire da gara 6. Siamo arrabbiati, questo è il sentimento generale della squadra nello spogliatoio, perché sappiamo che potevamo vincere la scorsa e potevamo vincere anche stasera. Siamo molto arrabbiati". Con la solita calma olimpica e con estrema lucidità, Steve Kerr si è presentato nel ventre del Toyota Center per analizzare la sconfitta in gara 5 delle Western Conference Finals dei suoi Golden State Warriors. Spalle al muro Stephen Curry e compagni non si erano mai trovati nei playoff nella gestione dell'ex guardia dei Chicago Bulls e, stavolta, per mano di Paul e dei Rockets, si trovano costretti per la prima volta a fronteggiare il rischio eliminazione.

"Il movimento della palla c'è stata, in attacco ci siamo mossi discretamente, abbiamo preso molti tiri puliti non realizzati, anche se nei momenti cruciali sì, abbiamo perso molti palloni e ci potevamo muovere meglio. Ci siamo mossi comunque meglio rispetto a gara 4, soprattutto in transizione dove siamo riusciti a prendere buoni tiri, in ritmo, anche se talvolta lo abbiamo fatto perdendo qualche palla di troppo. Mi è piaciuto lo sforzo della squadra in generale, spero sia lo stesso anche in gara 6. Stiamo bene". 

Uno sguardo anche all'ultimo possesso. Situazione fotocopia di quanto accaduto in gara 4, quando i Warriors presero con Thompson un tiro in precarie condizioni di equilibrio, sbagliandolo. Esito uguale stasera, ma con l'aggravante di essere riusciti a chiamare timeout e di aver perso una sanguinosa palla in collaborazione tra Curry e Green: "Siamo riusciti a prendere il rimbalzo dopo il tiro libero sbagliato da Ariza. Non siamo riusciti ad avanzare di posizione per la rimessa perché non lo abbiamo chiamato immediatamente. Con sei secondi da giocare, dovevamo correre tutto il campo e credo loro avessero ancora un fallo da spendere. Volevamo che Steph corresse il campo e lo ha fatto, prendendo la giusta decisione. Ha visto che Green aveva la linea di penetrazione migliore e credo che lui potesse andare a canestro a schiacciare, ha perso palla. Può capitare". 

Sull'incidenza di Chris Paul nel terzo e quarto periodo, la chiosa di coach Kerr: "E' un giocatore talmente forte, un hall of fame, dal quale ti aspetti questo tipo di giocate in partite come queste. E' difficile fronteggiare giocatori come Chris e James in ogni singola azione di pick&roll. Ha preso un paio di tiri allo scadere impressionanti. Tuttavia abbiamo fatto davvero un ottimo lavoro su di loro, riguardo questo sono contento. Perché ho trovato Looney e Bell che sono ottimi difensori sul perimetro. Abbiamo fatto quello che ci eravamo prefissati, non posso lamentarmi di come abbiamo difeso. Il suo infortunio? Dobbiamo scendere in campo e giocare. Senza interessarci chi gioca, chi è infortunato, chi non è al meglio. Non ho idea di come stia e delle sue condizioni. Pensiamo a noi e a vincere gara 6". 

Il tecnico dei Warriors è stato accompagnato in conferenza stampa da Kevin Durant, il quale ha così spiegato i motivi della sconfitta: "Siamo sempre fiduciosi riguardo le nostre possibilità. Abbiamo un'altra partita in casa, davanti ai nostri tifosi, prima di tornare qui. Sappiamo che sabato sarà una partita difficile, ma siamo pronti. La strategia? Credo che la difesa sia stata molto buona nelle ultime tre partite. Per il piano gara lo studieremo in queste ore, ma ripartiamo dalla nostra difesa". Di pochissime parole invece, l'ex ala dei Thunder, riguardo la scarsa produttività negli ultimi due quarti: "Ho segnato una sola volta negli ultimi due quarti, va dato merito anche alla loro difesa che con i cambi è riuscita a cambiare il nostro modo di attaccare. Forse dovevo cambiare io qualcosa nelle letture. Resto concentrato sul da farsi e soprattutto so che devo giocare ancora più duramente in gara 6. Credo che stasera la differenza l'abbiano fatta le giocate allo scadere, loro sono riusciti a mettere dei canestri pesanti nei momenti decisivi, noi meno". 

L'attenzione di Draymond Green, infine, si sposta sulla decisiva - a questo punto - gara 6, nella quale potrebbe non esserci Chris Paul. A tal proposito e riguardo anche l'ultimo possesso, l'intervento dell'ala dei Warriors a fine gara: "Volevamo che la palla andasse a Steph e da lui è andata. Io avevo una buona possibilità di andare a segnare e ho perso palla, né più né meno. Succede. Stiamo difendendo bene, molto bene. Harden non è mai entrato in ritmo, Paul ha segnato 6 tiri su 19, anche se quei sei tiri sono stati pesantissimi e gli vanno dati enormi meriti di questo. Tuttavia non possiamo recriminare sul modo in cui abbiamo difeso e sappiamo che dobbiamo continuare su questa strada. Le vittorie arriveranno. Il suo infortunio? Non è quello su cui dobbiamo concentrarci. Anzi, prepareremo la partita con lui in campo. Il nostro obiettivo è vincere, non pensare se lui ci sarà o meno. Faremo i nostri aggiustamenti, ma non siamo focalizzati su di lui".