I giovani e sempre più sorprendenti Boston Celtics sono pronti a volare a Cleveland per gara 3 e 4 delle Eastern Conference Finals. Dopo aver largamente vinto gara 1 e brillantemente ribaltato gara 2 nella ripresa, la squadra di Brad Stevens sembra finalmente pronta ad affrontare lo spauracchio LeBron James anche in trasferta, dove fin qui il cammino di Jaylen Brown e compagni non è stato all'altezza delle aspettative. Questione di esperienza, forse, altresì di fisiologico appagamento che fin qui non ha permesso ai verdi di bissare in trasferta quanto fatto tra le mura del TD Garden: 9-0 con la benzina del proprio pubblico alle spalle, soltanto 1-4 nelle cinque apparizioni lontano da casa.
Intervenuti a margine dell'allenamento di ieri, i protagonisti in maglia Celtics hanno commentato le ore di vigilia della sfida. Tutto pronto per il viaggio in casa dei Cavaliers, dove un'eventuale vittoria potrebbe archiviare - o quasi - il discorso ad Est e proiettare Boston verso una clamorosa Finale NBA: "La mia reazione alle nostre difficoltà in trasferta è che non vedo l'ora di giocare gara 3 - ha detto Jaylen Brown, terminale offensivo numero uno della squadra di Stevens nelle prime due gare. Credo che il nostro livello di fiducia sia molto alto, soprattutto quando giochiamo in casa. C'è una evidente differenza quando giochiamo in trasferta e quando lo facciamo al Garden, una questione di energia. E' ovvio che quando giochi in casa sia a tuo favore e quando vai in trasferta sia contraria, ma a prescindere da questo bisogna scendere in campo e provare a fare quello che abbiamo preparato. Siamo gli stessi che scendono in campo, in casa o fuori".
"Questo è quello che importa. Non ci interessa se sia lunedì, martedì, giovedì o venerdì, ogni giorno è uguale per mettere la stessa intensità e la stessa energia in difesa. Ogni partita della stagione abbiamo provato a giocare allo stesso livello di consistenza e di intensità, e credo sia il motivo per cui abbiamo costruito questo tipo di squadra e di mentalità. Bisogna respirare, fare tutti i respiri necessari, rilassarsi e separarsi da quello che ci circonda, andare sul parquet e fare ciò che abbiamo preparato" ha concluso la guardia al secondo anno nella NBA.
A fare da eco alle parole di Brown anche Marcus Smart, il quale è stato decisivo in gara 2 con la sua dose di energia messa in campo nel secondo tempo: "Non abbiamo giocato bene in trasferta, lo sappiamo. Sappiamo anche che le altre squadre guardano a questo aspetto e provano ad approfittarne, ma è anche la bellezza di questo gioco. I playoff sono così, bisogna giocare una partita alla volta, le cose cambiano rapidamente, nessuno sa quello che accadrà. Sappiamo però che il nostro livello di fiducia è altissimo. Andiamo in campo per eseguire il nostro piano partita al meglio delle nostre possibilità. Stavolta non ci sorprenderemo per la loro intensità, sappiamo che tipo di partita faranno. Proveremo tuttavia, se devono vincere una partita, a rendergli la vita più difficile possibile. Sarà sicuramente una partita difficile e sarà necessario scendere in campo nel modo più duro possibile ed essere pronti a sferrare i colpi per primi".
La chiosa sull'argomento spetta a coach Brad Stevens, il quale glissa con una battuta prima di proseguire nell'analisi: "Mi è piaciuta molto l'unica partita che abbiamo vinto, le altre decisamente meno. Abbiamo i nostri momenti, ma in trasferta non siamo mai stati così solidi come in genere facciamo in casa e come dobbiamo fare per vincere le partite. Dovremmo essere molto più concentrati ed efficaci. E' molto più difficile comunicare in difesa in trasferta, e per portare a casa una vittoria è necessario essere grandi comunicatori. I nostri cambi difensivi si basano su questo aspetto e chi sarà sul parquet dovrà fare un lavoro eccelso in tal senso. Ma non sono preoccupato, perché i ragazzi hanno dimostrato di essere concentrati sull'obiettivo".