La solita calma serafica. Brad Stevens non si scompone mai, in partita come nelle interviste post gara e, non fa alcuna eccezione, la conferenza stampa che va in scena al termine di gara 1 delle Eastern Conference Finals, nella quale i suoi Boston Celtics hanno travolto i Cleveland Cavaliers con un netto e rotondo +25 finale. Il tecnico analizza passo dopo passo il successo maturato sul parquet del TD Garden, rendendo sì merito alla sua squadra ed ai suoi interpreti, ma guardando con relativa tranquillità al prosieguo della serie, conscio che le vere difficoltà per i suoi devono ancora arrivare. Una delle chiavi del primo appuntamento della serie è stato sicuramente Morris, uomo designato per la marcatura di James difensivamente.
E' cambiato qualcosa anche in attacco, dove rispetto alla serie contro Philadelphia, l'ala dei Celtics è riuscito a trovare migliori percentuali al tiro e mettere 21 punti a referto: "E' un ottimo tiratore, un giocatore che in attacco può fare la differenza. Lo sapevamo e oggi lo ha dimostrato. Non eravamo affatto preoccupati del fatto che i tiri non gli stessero entrando, l'importante era restare concentrato e lavorare duro come ha fatto oggi. Il suo ruolo non era affatto facile oggi, marcare duro LeBron non era affatto facile, soprattutto quando non giochi molte partite di questo tipo e non sei preparato a questo tipo di assetto. Credo però i ragazzi fossero talmente tanto concentrati che ci ha permesso di avere la meglio, spero lo siano anche martedì sera". Ed ancora, sulla scelta di tenerlo in campo nonostante i due falli nei primi tre minuti, il tecnico prosegue: "Chiaramente ero consapevole del rischio, ma sapevo anche che la squadra aveva un determinato ritmo in attacco come in difesa e non potevo romperlo assolutamente. Se l'avessi tolto gli avrei spezzato il ritmo dopo tre minuti. Se poi avesse fatto sei falli alla fine del terzo quarto, ci sarebbe stato qualcuno pronto a sostituirlo".
Un'altra chiave tattica è stata quella che ha visto i Celtics aggredire fin dal primo minuto il ferro, attaccando le debolezze strutturali difensive dei Cavaliers e mettendole a nudo fin dal principio. Stevens conferma questa idea, sottolineando inoltre l'aggressività che ha portato al parziale iniziale: "Volevamo attaccare il ferro, così come ottenere tiri facili ed aperti sul perimetro o falli che ci permettessero di andare in lunetta con continuità. Così è stato nel primo quarto, con Jaylen Brown, ma con tutti. Questo è quello che ci prefissiamo di fare ogni volta, talvolta ci riusciamo, altre no. Ma questo è quello che ci piace fare, attaccare in penetrazione, andare in post da Horford, giocare in transizione ed attaccare il pitturato. Tutti aspetti fondamentali, ma subordinati ad un'aggressività che abbiamo avuto fin dal primo minuto a livelli ottimali. Ora dobbiamo ripetere la gara martedì, anzi giocare meglio".
Un solo passaggio a vuoto, all'interno della gara, che stava per compromettere quanto di buono costruito nei primi 30 minuti di partita. Dal +30 più volte sfiorato al +14 di fine terzo quarto, con i Cavs in rimonta che sembravano poter spostare nuovamente l'inerzia della sfida a loro favore. Ed invece, 7-0 di parziale in avvio di quarta frazione e partita ipotecata: "Sapevamo di aver bisogno di correre e di alzare l'intensità della gara, ed è quello che abbiamo fatto rispetto al finale di terzo quarto. La scelta di chi schierare ad inizio quarto periodo dipendeva soprattutto da chi loro avrebbero schierato, per questo motivo ho scelto Baynes e Smart. Avevamo bisogno di correre, avevamo bisogno di tornare a giocare come fatto nel primo tempo e di farlo al massimo dell'intensità possibile. Il rimbalzo in attacco e la schiacciata di Morris è stato sicuramente un turning point molto importante da giocare a nostro favore, il modo perfetto per approcciare il quarto periodo".
Infine, in vista del prosieguo della serie, coach Stevens analizza ciò che sta migliorando la sua squadra dal punto di vista mentale ma soprattutto tecnico: "Rispetto allo scorso anno stiamo migliorando nella gestione dei possessi chiave, stiamo iniziando a pensare a cosa fare dopo senza farci condizionare da quello che accade. Restare concentrati sulla prossima giocata è qualcosa di fondamentale per noi, è importantissimo, e spero vivamente che la squadra riesca a mantenere questo atteggiamento mentale anche nelle prossime partite. Inoltre abbiamo ancora molte cose da migliorare rispetto alla partita di stasera, non siamo riusciti a chiudere sui loro tiratori al meglio, alcuni raddoppi non sono andati come volevamo, nel terzo quarto il nostro attacco si è fermato. Credo inoltre che dobbiamo farci trovare pronti martedì sera perché il loro atteggiamento non sarà affatto quello di stasera".