Lo sweep è completo e, come prevedibile, arriva in una gara-4 senza storia. Mai in partita i Toronto Raptors, i quali restano in scia ai Cleveland Cavaliers soltanto nel primo quarto prima della mattanza conclusiva. I canadesi escono di scena con il terzo cappotto consecutivo rifilato dalle mani di un LeBron James che sfiora l'ennesima tripla doppia stagionale, chiudendo la gara con 29 punti, 11 rimbalzi e 8 carambole. Ottima prestazione balistica dei tiratori dei Cavs, con Love, Korver e Smith che tartassano la retina ospite propiziando il break decisivo per l'allungo. Poco o nulla da rimarcare per i Raptors, la cui uscita di scena da primi della classe ad Est farà rumore e non poco.
Casey prova ad abbassare il quintetto inserendo Miles al posto di Valanciunas nei primi cinque, ma la musica non cambia di molto. Alle triple di Lowry ed Ibaka risponde prontamente uno scatenato Jr Smith, che in compagnia di Hill e della prima tripla di serata di Kyle Korver firma il sorpasso sul 15-12. La sfida è equilibrata, DeRozan e James si iscrivono alla partita e rispondono colpo su colpo ai tentativi di rivali di fuga. Love e Smith provano ad abbattere la resistenza dei Raptors trovando il +9, ma gli innesti di Valanciunas e VanVleet riportano a contatto Toronto alla prima pausa. L'inerzia sembra spostarsi dalla parte dei canadesi, i quali trovano equilibrio e discreta circolazione di palla con il centro lituano sotto le plance: ne beneficia anche Miles, il quale centra il canestro del 40 pari. E' tuttavia soltanto una pura illusione, perché scollinati oltre metà secondo quarto Cleveland scappa definitivamente: cinque di Korver ad aprire il parziale, Ibaka ed Anunoby provano a metterci una pezza prima della sfuriata firmata da Love e Smith che viene sigillata dal layup di James per il 63-47 dell'intervallo lungo (23-7 in un amen e gara in ghiaccio).
Ad inizio ripresa non arriva nemmeno la reazione d'orgoglio dei Raptors, i quali restano negli spogliatoi mentalmente e si lasciano travolgere dai Cavs. James firma otto punti di fila per il più 20, poi è Love a salire in cattedra e rimpinguare il proprio bottino fino all'85-61 che sancisce l'inizio del garbage time. La gara perde quel poco di brio iniziale, con gli allenatori che danno fondo alle rispettive panchine: Casey omaggia comunque i suoi per una ottima stagione nonostante la cocente e pesante eliminazione, Lue risparmia i big in vista delle Finali di Conference nelle quali, verosimilmente, Cleveland incontrerà i Boston Celtics di Brad Stevens.
I tabellini