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NBA playoffs, Houston in scioltezza in gara-1 contro i Jazz (110-96)

Harden trascina i Rockets a un'agevole vittoria in apertura di serie contro Utah. Jazz senza Rubio e in difficoltà a contrastare il Barba e le percentuali dall'arco dei texani.

NBA playoffs, Houston in scioltezza in gara-1 contro i Jazz (110-96)
James Harden. Fonte: Houston Rockets/Twitter
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Di Andrea Russo Spena

Tutto secondo le previsioni della vigilia al Toyota Center. Gli Utah Jazz di Quin Snyder, reduci dalla vittoria nella serie di primo turno contro gli Oklahoma City, non riescono a resistere alla potenza di fuoco degli Houston Rockets di Mike D'Antoni in gara-1 di semifinale playoffs della Western Conference. 110-96 il punteggio finale in favore dei texani, che volano via già nel primo tempo, poi si godono il solito James Harden (41 punti, 12/26 dal campo, 7/12 dall'arco), sfruttano la lucidità di Paul (17 punti, 7/14,  6 assist, ma anche sette palle perse) e la verticalità di Clint Capela (16 punti e 12 rimbalzi). A Utah non possono bastare i guizzi di Donovan Mitchell (21 punti, 9/22), soprattutto in assenza di Ricky Rubio.

Proprio il playmaker spagnolo deve rimanere a guardare il primo episodio delle semifinali di Conference dell'Ovest, rimpiazzato in quintetto da Royce O'Neale. Utah lascia immediatamente intendere di voler rimanere aggrappata alla partita nonostante un avvio sprint dei Rockets, che trovano punti dal solito James Harden. Il Barba cerca gli accoppiamenti giusti, attacca Gobert, sia nei cambi che al ferro (il francese risulta spaesato a certi ritmi), per poi pescare Clint Capela per le classiche schiacciate volanti del centro svizzero. Un paio di canestri inventati da Joe Ingles costituiscono il fatturato offensivo del primo quarto dei Jazz, prima che Donovan Mitchell dimostri ancora una volta di essere un realizzatore fuori dal comune con altrettanti colpi da fenomeno. Anche Jae Crowder risponde presente dall'arco in uscita dalla panchina, ma l'attacco di Houston non si ferma: Chris Paul prende per mano la squadra, segna sia da due che da tre, arma la mano di Trevor Ariza e quella di Luc Mbah a Moute, chiudendo il parziale d'apertura sul 34-21. Utah non riesce a trovare i soliti accoppiamenti difensivi, con Derrick Favors in enorme difficoltà, e si ritrova sotto di una ventina di lunghezze già nel secondo quarto, quando ancora Harden fa il bello e il cattivo tempo, soprattutto dall'arco, con triple in isolamento contro cui la banda Snyder può poco. O'Neale affonda presto, Exum non è incisivo, Burks attacca ma sbatte in un paio di circostanze contro Nenè, mentre dall'altra parte P.J. Tucker segna due triple in fotocopia dall'angolo. Il solo Gordon ha le polveri bagnate, ma i Rockets chiudono comunque il primo tempo sul 64-39.

In netto controllo, i padroni di casa alzano il piede dall'acceleratore alla ripresa delle operazioni, dimostrando di essere una squadra che sa andare a una sola velocità. James Harden segna ancora, ma sono canestri difficili, in isolamento, da fuoriclasse, mentre i Jazz provano a inserire il brasiliano Raul Neto per provare a dare un minimo di imprevedibilità al loro attacco. Donovan Mitchell e Jae Crowder riportano gli ospiti a una decina di lunghezze di distacco, ma ai texani bastano ancora una volta un paio di magie di Harden, con la collaborazione di Clint Capela e dell'ottimo P.J. Tucker per scavare un altro solco profondo. Un terzo quarto non esaltante viene concluso da una tripla senza ritmo - in faccia a Favors - di Chris Paul, per l'86-68 a dodici minuti dalla fine. Quanto basta a Houston per gestire il tentativo di rimonta d'orgoglio dei Jazz, che comunque non mollano, muovono la palla, trovano finalmente Rudy Gobert in situazione dinamica, attivano uno spettacolare Donovan Mitchell, con Jae Crowder in versione realizzatore d'emergenza. Ma James Harden è in serata di grazia: il Barba segna ancora da tre con l'aiuto di un ferro compiacente, aggiungendo poi altri due tiri dall'arco alla sua spettacolare serata. I guizzi di Raul Neto tengono viva Utah, messa definitivamente k.o. dall'ennesima alzata di Harden per Capela. Vincono i Rockets, con molti isolamenti della loro stella più luminosa, ma anche con un'alta percentuale al tiro pesante (17/32). Troppa la differenza di talento: Snyder è chiamato a un altro capolavoro per rimanere nella serie.

Houston Rockets (65-17). Punti: Harden 41, Paul 17, Capela 16, Tucker 15. Rimbalzi: Capela 12. Assist: Harden 7. 

Utah Jazz (48-34). Punti: Mitchell e Crowder 21, Ingles 15, Gobert 11. Rimbalzi: Gobert 9. Assist: Mitchell e Ingles 5.