UTAH JAZZ - OKLAHOMA CITY THUNDER 96-91
Nella pallacanestro vince la squadra, non il singolo. Utah lo è, mentre Oklahoma City no. I Jazz chiudono la serie 4 a 2 ed accedono al secondo turno dei Playoffs dove ad aspettarla è Houston, squadra con il miglior record dell'intera lega. A brillare è Donovan Mitchell, che scrive un'altra grande pagina della sua breve (fino ad ora) carriera. 38 punti, 14 su 26 al tiro, e due spalle grossisime nel prendersi responsabità in attacco quando il pallone scotta. Doppie cifre anche per Derrick Favors (13), Joe Ingles e Rudy Gobert (12) e Alec Burks (11).
I Thunder erano spalle al muro, costretti a vincere per trasferire la serie nuovamente alla Chesapeake Energy Arena per la decisiva gara 7, ma l'atteggiamento messo in campo dalla squadra di coach Donovan è alquanto rivedibile. L'unico a crederci è Russell Westbrook, Brodie fa di tutto per mantenere in vita i Thunder e la serie, giocando tutto il secondo tempo e caricandosi la squadra e l’intero stato dell’Oklahoma sulle spalle, ma tutto ciò non basta. Sono vani - al suono della sirena finale - i suoi 46 punti, 10 rimbalzi e 5 assist. Un uomo in missione, che però la fallisce perchè intorno a lui il cast di Okc si rivela inadeguato. Big Russ si prende 43 tiri dal campo, mentre gli altri due big - Paul George e Carmelo Anthony - si vedono pochissimo. Il primo realizza 5 punti, 2/16 al tiro e 0/6 dall’arco, a cui si aggiungono i 7 punti in 27 minuti del secondo. Poca, pochissima roba per pensare di rendere la vita dura ad una squadra rodata, quadrata come Utah.
È di Mitchell il primo canestro della contesa, il rookie da Lousville avverte tutti circa la serata che vuol vivere. Rubio si infortuna dopo 7' al bicipite femorale, l'iberico sfortunatissimo alza bandiera bianca e si siede affianco a coach Snyder. Okc fa girare poco palla, ma chiude comunque avanti il primo quarto sul 22-18. Match equilibrato, non bellissimo, la classica partita di post-seaon. George è fuori fase, Gobert nervoso. Si gioca una pallacanestro non eccelsa. Utah mette il naso avanti dopo un canestro di Ingles, ma la risposta dei Thunder è feroce. Westbrook e la sua schiacciata con il fulmine scrive +9 per i suoi, ma gli ospiti reagiscono e piazzano un parziale di 11-2 che permette alle due squadre di tornare negli spogliatoi sul punteggio di parità a quota 41.
Il terzo quarto è il palcoscenico dello show di Westbrook e Mitchell. Lo '0' ne mette 20, il rookie risponde con 22 (di cui 10 consecutivi, iniziali, che valgono il +10 Utah). Okc è troppo monotematica, mentre la squadra di Snyder trova risorse anche da Favors e Gobert. Al 36' il tabellone dice 78-70 in favore dei viaggianti, vantaggio che lievita e scollina oltre la doppia cifra agli albori dell'ultima frazione. Partita chiusa? No, perchè Westbrook inscena l'uno contro tutti e riporta sotto la sua creatura. Testardo si, ma è l'unica carta che i Thunder possono giocarsi. È -1 a 1'30" dalla 'fine corsa', Favors è caldo come una stufa, Westbrook paga un pò di stanchezza ed Oklahoma City sbaglia gli ultimi 6 tiri dal campo, compreso quello di George, con Gobert graziato da quelli in blu notte. Vince e festeggia Utah, per i Thunder ecco le vacanze, che sapranno però di tristezza e delusione.
Utah Jazz - Punti: Mitchell 38, Favors 13, Ingles 12, Gobert 12. Rimbalzi: Gobert 13. Assist: Ingles 5.
Oklahoma City Thunder - Punti: Westbrook 46, Adams 19, Grant 9. Rimbalzi: Adams 16. Assist: George 8.