Si è conclusa da una manciata di settimane una pessima stagione per i Memphis Grizzlies, caratterizzata da appena 22 vittorie su 82 gare disputate in regular season. La franchigia del Tennessee ha finito con il chiudere con il secondo peggior record di tutta la NBA, licenziando il proprio allenatore David Fizdale dopo appena 27 partite. Al suo posto è stato promosso l’assistente J.B. Bickerstaff, che nonostante le condizioni difficili in cui ha dovuto operare — soprattutto per via degli infortuni, primo tra tutti quello del playmaker Mike Conley - ed un record non propriamente positivo (15 vittorie e 48 sconfitte) ha destato buone impressioni alla dirigenza e nello spogliatoio, meritandosi la conferma come rivelato qualche ora fa da ESPN.
Bickerstaff passa dunque dall'essere un coach 'ad-interim' ad un vero e proprio capo-allenatore, che sarà chiamato a risollevare le sorti di una franchigia con il morale sotto i tacchi, la quale negli anni addietro era stata abituata bene, partecipando in pianta stabile quasi sempre alla post-season. Il lavoro che lo attende di certo non sarà semplicissimo, punterà senz'altro a risollevare il capo alla point guard titolare Mike Conley, che ha vissuto un'ultima annata da incubo tra incomprensioni con Fizdale e infortuni in serie. E' chiaro che la spina dorsale dei Grizzlies del prossimo anno sarà ancora composta da Conley e dal pivot iberico Marc Gasol, due giocatori che se messi nelle condizioni fisiche e mentali per fare bene possono tranquillamente rientrare tra i top 50 dei migliori giocatori della lega. Un altro compito del coach appena confermato è quello di continuare a far crescere Dillon Brooks, che il prossimo anno sarà chiamato a recitare un ruolo importante all'interno della squadra, nelle vesti di 'sophomore'.
Ricostruzione, parola d'ordine. Il roster però, come detto, non verrà rivoltato come un calzino. Molto dipenderà dalla scelta altissima del prossimo Draft, che dalla Lottery di metà maggio: Memphis avrà il 19.9% di possibilità che la sua scelta si trasformi nella prima assoluta e il 55.8% di rimanere in top-3 (Luka Doncic?). Uno snodo cruciale, questo, per una franchigia che ha bisogno di un’iniezione di talento per potersi risollevare e mettersi alle spalle questo brutto inizio di 2018. Il primo tassello è stato sistemato, i Grizzlies sono già proiettati verso il futuro.