Un futuro roseo, tutto da scrivere, nonostante un presente tutto da vivere. I Philadelphia 76ers si sono ritrovati, nel mezzo del loro processo di maturazione e di programmazione verso l'apice della Eastern Conference, a costruire un roster solido e competitivo alle dipendenze di Brett Brown, il quale unitosi sotto la guida del tecnico cinquantasettenne, ha trovato quadra ed alchimia, impreziosito dai talenti cristallini di Joel Embiid e Ben Simmons. Sedici vittorie di fila per chiudere la stagione regolare, tre - in quattro partite - contro i Miami Heat per archiviare o quantomeno mettere in ghiaccio la serie del primo turno ai playoff. 

Sul dibattito tra futuro e presente, è intervenuto proprio Joel Embiid al termine dell'allenamento in vista di gara-5. Il centro camerunese non ha lasciato alcun dubbio sul suo pensiero: "Credo che il nostro tempo sia adesso. Abbiamo una squadra speciale, un gruppo fatto di tanto talento e non abbiamo bisogno di nessun altro. Dobbiamo soltanto lavorare con ciò che abbiamo. Sono sicuro di avere le possibilità concrete di andare molto avanti". 

Fortune dei Sixers costruite, nel corso della seconda parte di stagione, soprattutto al Wells Fargo Center, dove la squadra di Brown ha vinto 25 delle ultime 27 gare giocate. Difficile quindi pensare ad una eventuale e clamorosa rimonta degli Heat nella serie, con Embiid che carica ulteriormente l'ambiente: "Questi numeri dimostrano quanto abbiamo bisogno di loro. Soprattutto per me, gioco meglio in questo tipo di situazione, con questo coinvolgimento emotivo. Ho bisogno che i nostri tifosi siano in partita a mi spingano a fare sempre meglio. Elevano il mio gioco". 

Un fattore in attacco in gara-3, quella del suo rientro dall'infortunio avuto al volto, prima dell'impatto decisivo nel secondo tempo di gara-4 in difesa, nonostante una pessima serata al tiro - condizionata sicuramente dalla maschera: "Abbiamo molte cose sulle quali lavorare ancora. Andrà sicuramente meglio, non credo di doverla usare ancora per molto. E' noiosa, da fastidio sicuramente, ma non può essere una scusa e ora come ora devo usarla. Se chiudiamo la serie avremo qualche giorno in più per prepararci con altri allenamenti ed affinare la nostra alchimia. In attacco quando le cose non vanno bene posso essere utile con un blocco, un taglio, un isolamento, oppure essere una bestia in difesa, giocare con intensità ed energia. Ed è quello che voglio dare alla squadra". 

Ed ancora, riguardo gara-5 e sulla crescita generale della squadra, il cui processo di crescita non è ancora terminato, la chiosa del tecnico dei padroni di casa: "Il loro ultimo ricordo qui è di una vittoria e la ottennero con una buona dose di fisicità - ha aggiunto Brown - Non dobbiamo sembrare spaventati oppure impauriti da quanto accaduto, ma dobbiamo scendere in campo con la voglia di mettere in mostra le nostre qualità"; "Sono sicuro che la nostra squadra abbia margini di crescita ancora ampissimi, come nessun altro in questa lega. E' una opportunità davvero eccitante per tutti. Dobbiamo imparare ancora tanto".