Non smettono di volare gli Utah Jazz di Quin Snyder che, nel primo turno di playoffs della Western Conference, vincono gara-4 sul parquet amico della Vivint Smart Home Arena contro gli Oklahoma City Thunder di Billy Donovan e si portano sul 3-1 nella serie. 113-96 lo score in favore dei Jazz, che dominano la sfida dopo il primo quarto, trascinati da uno strepitoso Donovan Mitchell (33 punti, 13/28 dal campo) e sospinti da uno splendido gioco di squadra. Ci capiscono poco i Thunder, con Russell Westbrook (23 punti, 7/18, 14 rimbalzi) e Carmelo Anthony (11 punti, 0/6 dall'arco) che attaccano a testa bassa. 32 punti (9/21), inutili ai fini del risultato finale, di Paul George. Ora OKC è sull'orlo del baratro, con gara-5 da giocare in casa.
Non cambiano i quintetti alla Vivint Smart Home Arena di Salt Lake City, dove è in programma gara-4 tra Utah e Oklahoma City. Il primo quarto di gioco ripercorre il copione della partita precedente. I Thunder muovono maggiormente la palla rispetto alle abitudini, cercano Carmelo Anthony e provano a coinvolgere Steven Adams, mentre dall'altra parte l'attacco bilanciato di Snyder produce extrapass per tutti, non solo per i tiratori, ma sopratutto per Rudy Gobert e Derrick Favors, dominanti al ferro. Si capisce ben presto che Ricky Rubio non ripeterà l'exploit - in termini di cifre - di gara-3, ma lo spagnolo è comunque fondamentale per Snyder, insieme a Joe Ingles, playmaker ombra dei padroni di casa. Westbrook attacca a testa bassa, segna, si batte e contribuisce a concludere il primo quarto sul 24-30, con Paul George che scala le marce. Dall'altra parte Dante Exum fa confusione, e gli ospiti ne approfittano anche in apertura di secondo periodo, con Abrines e Jerami Grant. Spetta a Jae Crowder e Royce O'Neale svegliare i suoi con una tripla, mentre Russell Westbrook continua a cercare il ferro con continuità. Ma i Jazz trovano alla grande i loro lunghi, serviti in situazione dinamica, pareggiano a quota 43, volano con uno strepitoso Donovan Mitchell, imprendibile per gli avversari e allungano con tre triple in un lampo di un chirurgico Joe Ingles, per il 58-52 dell'intervallo lungo. Thunder che barcollano, nonostante un Ricky Rubio tenuto lontano dalle medie realizzative di gara-3.
Lo spagnolo sa però come incidere anche senza segnare. Alla ripresa delle operazioni è lui a prendere in mano la situazione, con cinque assist semi-consecutivi, per Rudy Gobert, che spadroneggia sotto i tabelloni, e per il solito Ingles. La palla non si ferma mai nell'attacco dei Jazz, esattamente il contrario di ciò che accade per i Thunder, che colano a picco in pochi minuti, sotto di una quindicina di lunghezze. Billy Donovan chiama time-out, ma non riesce a fermare l'ondata dei Jazz, anche perchè il rookie Mitchell arriva al ferro come e quando vuole. Oklahoma City è sovrastata: Corey Brewer non va oltre una tripla di inizio gara, Steven Adams perde impatto e incisività con il trascorrere dei minuti, e l'attacco ospite diventa una serie di uno contro uno che favoriscono la difesa. Russell Westbrook e Paul George riescono comunque a segnare, ma nel complesso è un canovaccio che sta benissimo a Quin Snyder, che accetta volentieri le iniziative private dei suoi avversari. A fine terzo quarto Mitchell, Favors e Gobert lanciano Utah sopra di diciassette: i padroni di casa devono solo gestire il vantaggio. Eccezion fatta per una rissa sfiorata tra Crowder e Anthony, ci riescono splendidamente, godendosi il talento cristallino di Donovan Mitchell, che spariglia attaccando il ferro senza che nessuno riesca a fermarlo, oltre a chiudere i conti nel finale con una tripla che fa esplodere la Vivint Smart Home Arena, imitato dall'ineffabile Joe Ingles. Ai Thunder non bastano gli ultimi fuochi di Paul George: coach Donovan chiude con Huestis e Abrines in campo, riconoscendo la sconfitta.
Utah Jazz (48-34). Punti: Mitchell 33, Ingles 20, Gobert 16, Rubio e Favors 13, O'Neale 10. Rimbalzi: Gobert 10. Assist: Rubio 8.
OKC Thunder (48-34). Punti: George 32, Westbrook 23, Anthony 11, Abrines 10. Rimbalzi: Westbrook 14. Assist: Westbrook 3.