Spalle al muro, i Milwaukee Bucks di Joe Prunty rispondono presente in gara-3 della serie di primo turno di playoffs della Eastern Conference contro i Boston Celtics di Brad Stevens, offrendo una prestazione caratterizzata da alta intensità e aggressività sul parquet amico del Bradley Center. Biancoverdi senza risposte in attacco, soprattutto nel primo tempo, sovrastati da Giannis Antetokounmpo (19 punti, 6 assist e 5 rimbalzi) e compagni. 116-92 lo score finale, che racconta del dominio Bucks per tutta la gara, nato dalla difesa e capitalizzato in contropiede.
Non ci sono novità nei quintetti di partenza dei due allenatori al Bradley Center di Milwaukee per gara-3 tra Bucks e Celtics. Ma ciò che cambia clamorosamente è l'atteggiamento difensivo dei padroni di casa, che aggrediscono gli avversari sin dalla palla a due. Dopo una tripla di Al Horford e un canestro di Jayson Tatum, Boston non riesce praticamente più a segnare, subendo invece dall'altra parte del campo le scorribande di Giannis Antetokounmpo, a bersaglio anche dall'arco dei tre punti. Khris Middleton si conferma realizzatore d'élite, sia in isolamento che al tiro sugli scarichi, mentre Eric Bledsoe attacca il ferro appena ne ha la possibilità, anche per scrollarsi di dosso la marcatura di Terry Rozier. Milwaukee toglie il tiro da tre punti ai giocatori dei Celtics, costretti a penetrare o comunque ad attaccare uno contro uno: ed è qui che si esalta Thon Maker, in uscita dalla panchina, che stoppa a ripetizione i vari Monroe e Tatum, lanciando il contropiede dei suoi, con Antetokounmpo sugli scudi. Il primo quarto si chiude così 27-12, con i biancoverdi frastornati e colpiti dall'arco ancora da Giannis. Anche Malcolm Brogdon e Tony Snell partecipano al festival dei canestri dei Bucks, che possono sfruttare Jabari Parker, tutt'altro giocatore se attivato in campo aperto. Boston fa invece una fatica terribile nel mettere a referto punti. Jayson Tatum attacca ma sbaglia più volte, Rozier risulta non pervenuto, e neanche le giocate di Marcus Morris possono bastare a Stevens, che vede i suoi non riuscire a scollinare i trenta punti. Solo sul finire del terzo quarto, quando cala l'intensità dei Bucks, i Celtics arrivano a quota 35, chiudendo però il primo tempo sotto di 23 lunghezze (58-35).
Con la gara già ampiamente indirizzata, Milwaukee può trovare il canestro con minor pressione. Si spiegano così le alte percentuali al tiro di Eric Bledsoe, Khris Middleton e dello stesso Antetokounmpo, dominante sui due lati del campo. Dopo un buon avvio di secondo tempo, i Bucks accusano però un passaggio a vuoto, che conduce a un parziale di 16-4 dei Celtics, che provano a svegliarsi in attacco trascinati da Jayson Tatum e Al Horford, con Terry Rozier più timido rispetto alla versione del TD Garden. Jaylen Brown non riesce a ripetere la prestazione di gara-2, Aron Baynes invece trova spazio e range di tiro dall'arco dei tre punti, ma il distacco con gli avversari rimane amplissimo, anche perchè ci pensa Giannis Antetokounmpo, con una poderosa schiacciata, a rimettere le cose in chiaro. Il greco trascina i suoi insieme a Bledsoe e Middleton, poi è ancora Jabari Parker a trovare punti per Prunty, e alla fine del terzo quarto il vantaggio dei padroni di casa si assesta sulle venti lunghezze. Il periodo conclusivo diventa così sostanzialmente di garbage time: Thon Maker impreziosisce la sua prestazione con due triple in fotocopia, imitato dall'arco da Tony Snell, mentre Brad Stevens dà ulteriore spazio ai vari Ojeleye, Larkin e Nader, con l'ex Greg Monroe che mette a posto i suoi numeri dopo un primo tempo da incubo. Si pensa già a gara-3, altra prova di maturità per i Bucks.
Milwaukee Bucks (44-38). Punti: Middleton 23, Antetokounmpo 19, Bledsoe e Parker 17, Maker 14. Rimbalzi: Middleton 8. Assist: Middleton 7.
Boston Celtics (55-27). Punti: Horford 16, Monroe 15, Tatum 14, Brown 11. Rimbalzi: Monroe 12. Assist: Rozier 9.