Nonostante un blackout tra terzo e quarto periodo che sarebbe potuto costare carissimo, Avellino vince in Danimarca e conquista la finale della FIBA Europe Cup. Gli irpini, sulla carta nettamente superiori al Bakken, sembrano in totale controllo della gara a fine secondo quarto, quando toccano il +15 (33-48). Invece, nel terzo quarto, gli uomini di Sacripanti subiscono la rimonta danese, che si concretizza, a metà ultimo quarto, con l'incredibile sorpasso (66-64) Nel momento più difficile, sono Filloy e D'Ercole a caricarsi la squadra sulle spalle, con le giocate che permettono ad Avellino di conquistare la prima finale europea della sua storia.
Primo tempo La tradizionale schiacciata di Fesenko al primo possesso apre le ostilità. Gli irpini partono concentrati e allungano con la prima tripla dell'incontro, messa a segno da Fitipaldo, mentre Diouf e Crockett lottano per tenere in scia i danesi. Una lunga serie di errori al tiro, da ambo le parti, caratterizza la seconda parte del quarto. Avellino non segna per 4 minuti, Bakken non fa meglio, e agli ospiti basta rompere il digiuno con una tripla di Wells e un paio di iniziative di Filloy per portarsi a +7 (11-18). Un'ingenuità allo scadere dei biancoverdi regala punti in lunetta a Darboe, e il Bakken può chiudere il quarto a un solo possesso di distaccco (15-18). Ben diverso il livello di gioco espresso dagli irpini nel secondo quarto. Prima Wells, poi Filloy, cominciano a scavare un netto solco tra le due formazioni. Due triple dell'italo-argentino costruiscono un vantaggio in doppia cifra per Avellino (17-30), che Zerini, Rich e Fesenko dilatano a +15 (24-39), distacco che resta tale a fine tempo grazie a un canestro di Leunen (33-48). 10 punti per Rich e Fesenko, altrettanti per Bishop. Avellino è 5/10 nelle triple, Bakken solo 3/13.
Secondo tempo Avellino apre il terzo quarto con una tripla di Leunen, Bakken rosicchia qualche punto con Akoon-Purcell e Bishop (39-51). Avellino frena anche grazie a un paio di ingenuità di Fesenko, Bakken infila un parziale di 10-4 che ridà speranze al caldo pubblico (43-52). Avellino non trova più la via del canestro, Akoon-Purcell diventa una spina nel fianco proseguendo la rimonta quasi da solo (47-54). Il timeout di Sacripanti non sortisce effetti, visto che arriva anche una tripla di Crockett a mettere pressione agli irpini. Avellino si scuote con una tripla di Filloy, ma Bishop replica allo stesso modo (53-57). Filloy cementa il vantaggio con un'altra tripla, poi però forza un paio di conclusioni, e alla fine del quarto i punti di differenza tra le due squadre sono solo 5 (55-60).
Ultimo quarto Bakken acciuffa il pareggio con Crockett e una tripla di Darboe, poi sorpassa dalla lunetta con Jukic (62-60). Avellino torna a realizzare con Fesenko e sorpassa con una tripla di D'Ercole, per poi allungare col solito Filloy (64-67). Una serie di rimbalzi in attacco permette a Jukic di infilare la tripla del 67-67. Fesenko comincia un duello personale con Jukic, fatto di schiacciate e triple, nel quale si intromette D'Ercole (72-73). Lo stesso D'Ercole recupera su Akoon-Purcell la palla che Filoy trasforma nel 72-75 a 2 minuti dal termine. Dopo l'errore di Akoon-Purcell, Filloy serve a Fesenko l'assist del +5, poi è Rich a realizzare i punti della tranquillità.