Ritorno col botto ai playoffs dei Philadelphia 76ers. Gli uomini di Brett Brown affossano i Miami Heat di Erik Spoelstra in gara-1 di primo turno della Eastern Conference, grazie a una surreale percentuale al tiro da tre punti (18/28 dall'arco, 64.3%) sul parquet amico del Wells Fargo Center. Miami resiste un tempo, poi deve inchinarsi al maggior talento dei padroni di casa, che sfoderano il solito Ben Simmons vicino alla tripla doppia (17 punti, 14 assist, 9 rimbalzi) e scatenano i loro tiratori, da J.J. Redick (8/13, 28 punti) a Marco Belinelli (9/17, 25 punti), passando per Dario Saric (8/15, 20 punti). 74 punti subiti dagli Heat nel secondo tempo: impossibile pensare di vincere contro un avversario on fire. 

A sei anni di distanza dall'ultima volta, Philadelphia torna a giocare una partita di playoffs. Lo fa, da testa di serie numero tre della Eastern Conference, al Wells Fargo Center, contro gli Heat. Assente Joel Embiid per i padroni di casa, rimpiazzato in quintetto dal veterano Amir Johnson. Subito Robert Covington sugli scudi come specialista difensivo per i Sixers, che in attacco si affidano alle letture e agli attacchi al ferro di Ben Simmons. L'australiano non riesce a finire, ma controlla rimbalzi su rimbalzi, riaprendo per i tiratori: ne approfitta Marco Belinelli, ben presto in campo per Redick, per due triple consecutive. E' un altro ritmo quello dei Sixers, che però sbandano in difesa, sia sotto i colpi di Goran Dragic e Tyler Johnson (13-25 il primo parziale della partita), sia per i punti messi a referto dalla second unit degli ospiti, a bersaglio con Wayne Ellington, sempre caldissimo dall'arco, con Kelly Olynyk e Dwyane Wade. Primo quarto che si chiude con un controparziale dei Sixers, sul 29-35. Dopo la prima pausa i padroni di casa cominciano ad accendersi al tiro: Ersan Ilyasova e Marco Belinelli indicano la strada, J.J. Redick si accoda da cecchino, Dario Saric non sbaglia da tre. Gara di parziali, perchè al primo tentativo di fuga di Phila risponde Miami nel finale di tempo. Presenza marginale di Whiteside, mentre è più positivo il rookie Bam Adebayo, anche se a segnare ancora per Spoelstra sono Justise Winslow e soprattuto Kelly Olynyk, per il 56-60 dell'intervallo lungo.

La partita cambia completamente alla ripresa delle operazioni, quando Robert Covington inizia nuovamente forte in difesa, stoppando gli avversari e scatenando il contropiede della banda di Brett Brown. Ci pensa Ben Simmons a gestire l'attacco di Philadelphia, dispensando assist a destra e a manca, per un J.J. Redick che diventa semi-infallibile e un Dario Saric chirurgico. Sulla conduzione di palla dell'australiano, gli esterni dei Sixers alternano uscite dai blocchi a tagli a canestro: Miami è sepolta dal ritmo e dalle percentuali dei padroni di casa, che scappano via ancora una volta con Marco Belinelli, splendido nel trovare punti e triple fuori equilibrio, per il delirio del Wells Fargo Center. Ersan Ilyasova aggiunge altri canestri pesanti, mentre Miami sprofonda inesorabilmente, tra le difficoltà dei due Johnson, Tyler e James, e quelle di Josh Richardson. Anche Goran Dragic è protagonista di una gara in calando, mentre a Spoelstra non bastano i lampi di Kelly Olynyk e Dwyane Wade. Sotto di una quindicina di lunghezze, gli Heat vanno al tappeto a inizio quarto quarto, quando ancora J.J. Redick e Marco Belinelli segnano dall'arco, facendo volare via i Sixers. E' il momento della svolta: la palla pesa di meno per i padroni di casa, che si godono un Ben Simmons totale e possono concedersi il lusso di concludere la gara con seconde e terze linee in campo, come Richaun Holmes e T.J. McConnell, ma soprattutto come Korkmaz e Anderson. Quattordici minuti invece per il rookie Markelle Fultz, che termina la sua prestazione con cinque punti, 1/4 al tiro e 4 assist.

Philadelphia 76ers (52-30). Punti: Redick 28, Belinelli 25, Saric 20, Simmons e Ilyasova 17. Rimbalzi: Ilyasova 14. Assist: Simmons 14. 

Miami Heat (44-38). Punti: Olynyk 26, Dragic 15, J. Johnson 13, Wade 11. Rimbalzi: Olynyk e Winslow 7. Assist: Winslow 5.