Vittoria doveva essere e vittoria è stata per i Minnesota Timberwolves, i quali al Target Center hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per respingere la rimonta - in gara ed in classifica - dei Denver Nuggets. Nello spareggio per l'ottava piazza nella Western Conference, a decidere la sfida è stato il maggiore cinismo - misto ad esperienza - dei padroni di casa, rei di non aver chiuso la sfida quando potevano, dopo l'intervallo, ma abili nello sfruttare al meglio i momenti decisivi nell'overtime. Vani gli sforzi di un sontuoso Nikola Jokic per gli ospiti, il quale deve inchinarsi ad un maestoso Karl Anthony Towns ed al decisivo apporto nel finale di Jimmy Butler. Vince Minnesota, che si guadagna il primo turno ad Ovest contro gli Houston Rockets.
Avvio contratto quello dei padroni di casa, mentre gli ospiti sembrano maggiormente a proprio agio nel riuscire a correre il campo e giocare in transizione. La difesa di Thibodeau fa acqua soprattutto sul perimetro, dove Murray e Burton sono liberi di battere a piacimento qualsiasi avversario: ne scaturiscono punti personali ed assist sul perimetro; Millsap non sbaglia per l'11-6. La reazione di Minnesota ha un nome ed un cognome: Karl Anthony Towns si carica la squadra sulle spalle e, in post ma non solo, abusa dei lunghi ospiti, trascinandosi con sé anche un Taj Gibson in non perfette condizioni fisiche. I Timberwolves si scrollano la pressione dalle spalle ed iniziano a difendere anche leggermente meglio, mentre i limiti e le lacune difensive di entrambe le squadre vengono al pettine nelle due metà campo: la tripla di Dieng ed i liberi di Wiggins valgono il più tre alla prima pausa.
Jokic sembra sonnecchiare, ma silenziosamente risponde colpo su colpo alle iniziative dei padroni di casa, e con la coppia di Harris tiene a contatto i suoi. E' la difesa tuttavia a penalizzare e non poco l'operato dei Nuggets, con Malone che soffre tremendamente nel pitturato, a rimbalzo e non solo: Towns propizia l'allungo, Butler lo chiude con cinque punti personali; più dieci Minnesota. Denver risponde presente e lo fa con le proprie armi migliori, la transizione ed il tiro da tre: Gary Harris piazza il break di 5-0 che rivitalizza i suoi, ma non può nulla di fronte alle triple di Teague e Butler che danno otto punti di margine ai T'Wolves all'intervallo lungo.
La sfida sale ulteriormente di colpi in avvio di secondo tempo, quando Minnesota scende in campo con la voglia di chiudere la sfida e Denver con quella di riaprirla. Prevale quest'ultima, soprattutto perché Jokic torna in campo con un piglio decisamente diverso: il serbo si carica la squadra sulle spalle, risponde quasi esclusivamente da solo ai tentativi di Wiggins, Butler e Towns di spaccare in due la gara. Millsap lo segue con tre liberi a bersaglio, ma sono undici punti di fila dell'europeo a far tremare il Target Center (76-75). Minnesota ha il merito, nel momento peggiore possibile, di restare sempre in testa alla gara, legittimando il margine con l'esecuzione ed il talento dei suoi protagonisti principali: Wiggins e Crawford scrivono più 5, Towns lo conferma dalla lunetta.
Dieng e Towns provano nuovamente ad alzare i giri del motore nell'intento di dare la spallata definitiva alla gara: la tripla di Teague illude i padroni di casa sul più 8, prima che Jokic - ancora da tre - e Murray, chiudano il gap (pari a quota 99) a tre minuti dalla fine. La tensione sale a dismisura, con le due squadre che segnano con il contagocce e si affidano a soluzioni individuali: Murray risponde in penetrazione a Butler, prima degli errori di Jokic e Crawford che prolungano la sfida al supplementare.
Butler lo sblocca dopo poco, Barton risponde dalla parte opposta con la tripla che manda avanti i Nuggets. La difesa di Minnesota si concentra su Jokic, mentre Millsap conferma il vantaggio di misura a tre dal termine. L'attacco dei Timberwolves si lascia tuttavia preferire, muovendo maggiormente la palla: Teague firma il sorpasso, Barton stavolta non risponde da centro area e dà il via allo stillicidio finale di liberi. I padroni di casa non tremano, Denver invece fallisce ripetutamente l'opportunità dell'aggancio. Vince Minnesota, che tira un enorme sospiro di sollievo.