Lebron James indossa nuovamente la corona nella sfida contro i Philadelphia 76ers, ergendosi con una prestazione storica da 44 punti 11 rimbalzi e 11 assist, che gli vale il traguardo dei 31mila punti in carriera. Prestazione che tuttavia non basta ad impedire la sconfitta on the road contro la squadra della Pennsylvania che continua la sua striscia di 13 vittorie consecutive.
Buon inizio della squadra ospite che con Love e Green costruisce il primo vantaggio della partita, tuttavia subendo il contro parziale di otto punti propiziato da Simmons e chiuso da Redick. James prova a scuotere i suoi riportando in parità la partita, ma Johnson, Redick e Belinelli costruiscono l’ulteriore parziale che vale il primo vantaggio consistente della partita. Saric e Belinelli portano i Sixers in doppia cifra di vantaggio, con Holmes e Simmons, straordinario anche in cabina di regia, che allungano ulteriormente per una prima frazione ad altissimo punteggio per i padroni di casa. Timidi i tentativi di reazione di Cleveland con Korver e Thompson, rispediti al mittente da Covington e Fultz, in un primo quarto che vede Philly avanti 41-28.
Dopo solo un minuto dall’inizio del secondo quarto, Philadelphia allunga ulteriormente con Ilyasova e Fultz a condurre e Belinelli a chiudere per un vantaggio che arriva presto a flirtare con i trenta punti. Momento difficile per la squadra ospite, raramente efficace in attacco e completamente inconsistente in difesa, soprattutto in fase di transizione, dove i padroni di casa fanno il bello e il cattivo tempo, con Simmons che trova con irrisoria facilità i tiratori. A rendere meno impietoso questo primo tempo è il parziale di Cleveland nel finale di secondo quarto aperto da James e chiuso da Green, che riaccende le fievoli speranze di rimonta per la squadra dell’Ohio.
Probabile lavata di capo per Clevelan dal termine dei primi due quarti, perché il terzo è tutta un’altra storia: Osman apre le danze per James che infila due bombe consecutive. Johnson prova a rispondere, ma Love, Green e soprattutto il solito Lebron James confezionano un parziale di 16-2 che tramortisce i 76ers che vedono il loro vantaggio, che solo a metà del secondo quarto era di trenta punti, ridotto sotto alla doppia cifra. Simmons riapre la resistenza Sixers che tuttavia vacilla con Love che si alza dalla lunga distanza. Belinelli, perfettamente trovato da Fultz e Simmons si erge a nuovo baluardo di resistenza per i padroni di casa, infilando tre bombe che riportano Philadelphia in doppia cifra di vantaggio. In difesa i padroni di casa non sono altrettanto efficaci, con James che attacca il ferro con facilità, costruendo il nuovo parziale che chiude il quarto per dei Cavs sorprendentemente in partita dopo il disastroso primo tempo.
All’inizio dell’ultima frazione di gioco Simmons e Ilyasova provano a scuotere la loro squadra, ma Lebron James, in due minuti di assoluto dominio, confeziona nove punti consecutivi che portano Cleveland sotto solo di un possesso. Simmons, Covington e Holmes riportano i Sixers davanti e li mantengono, nonostante i tentativi di Smith, Green e Osman. Solito gran contributo anche per Redick in questo ultimo quarto che permette ai padroni di casa di mettere la testa avanti. Finale in cui James avrebbe tre tiri liberi per mandare la partita all’overtime, dopo un fallo insensato di Covington, sul tentativo di tiro da tre, ma il secondo tiro libero del re danza sul ferro ed esce, rendendo necessario l’errore forzato sul terzo, il cui rimbalzo tuttavia viene controllato da Holmes chiudendo la partita.
Una sfida emozionante, dall’alto tasso di spettacolarità e dai molti capovolgimenti di fronte e che potrebbe aver visto un confronto tra l’attuale padronde della lega e un provabilissimo futuro dominatore in Ben Simmons, anche lui in tripla doppia da 27 punti, 15 rimbalzi e 13 assist.