Il match di lunedì notte in cui i Villanova Wildcats hanno conquistato meritatamente il titolo di campioni NCAA rimarrà a lungo negli occhi di chi l'ha vista. Non tanto per il risultato, che forse era più scontato del previsto (data la "fortuna" di Michigan nel tabellone), quanto per la prestazione individuale di Donte DiVincenzo, autore di 31 punti, 5 rimbalzi, 3 assist, 2 stoppate e 5 triple. Con un cognome simile che ricorda le sue radici italiane e che un po' ci inorgoglisce, non potevano non soffermarci qualche minuto su questo giovane talento; ecco per cominciare il video dei suoi highlights.

Come detto, i Wildcats hanno meritato il titolo e gli oltre 15 punti di distacco da Michigan confermano questa tesi. Ma è ancora vero che per buona parte del primo tempo, i Wolverines hanno messo in difficoltà i campioni del 2016, portando avanti un parziale molto pericoloso. Una volta che è entrato in campo DiVincenzo, la situazione ha iniziato piano piano a capovolgersi. Prima una tripla, poi varie penetrazioni ed assist hanno spinto Villanova sul +9, ponendo le basi della vittoria futura.

Quello che sorprende di più della prestazione di Donte, è che in tanti si aspettavano una partitona da altri giocatori: Jalen Brunson è stato il miglior giocatore dell'anno e il leader dei suoi in tutto il torneo; Mikal Bridges sarà scelto al prossimo draft NBA tra le prime 10, infine i lunghi Spellman e Paschall hanno spaccato più volte le partite precedenti. Nessuno però, poteva attendersi che fosse DiVincenzo a caricarsi la squadra sulle spalle, forse nemmeno i compagni. Del resto lo stesso Jay Wright, che lo ha definito scherzosamente "Il Michael Jordan del Delaware", ha più volte ripetuto che la squadra ha cinque titolari+1, che non si può certo chiamare panchinaro.

Quindi, direte voi, dopo aver tenuto una media di 13.4 punti e 4.8 rimbalzi durante l'anno, e aver trascinato la sua squadra alla vittoria del titolo con la prestazione migliore di sempre per un non titolare, il prossimo passo è senz'altro l'NBA. Non esattamente. Gli scout delle varie franchigie non si lasciano quasi mai "abbindolare" da una sola partita, nonostante sia la più importante dell'anno. Uno di loro ha esposto a Forbes il suo pensiero sul giovane DiVincenzo: "La mia opinione è che un altro anno [al college] farebbe bene a DiVincenzo. Le squadre in NBA non guardano ad una sola partita, ma al disegno più ampio."

Fonte immagine: www.twitter.com/marchmadness
Fonte immagine: www.twitter.com/marchmadness

Lo scout in questione ha preferito rimanere anonimo, ma siamo certi che tanti altri la pensano allo stesso modo. La mossa più conveniente per lui è quella di dichiararsi al draft senza un agente con l'opzione di rinunciare e tornare a Villanova per un'altra stagione. Per "Big Ragu", così soprannominato per le sue origini, il prossimo sarebbe il quarto anno ai Wildcats, in cui si presenterebbe come redshirted junior. Per adesso ha dimostrato di saper tirare (e bene), ma non solo. Pur essendo una guardia di quasi due metri, ha il fisico per difendere su diversi ruoli e un atletismo sorprendente. Se vuole avere una speranza di essere draftato nel 2019, deve migliorare sotto un aspetto fondamentale. Diverrebbe sicuramente un giocatore più appetibile se sviluppasse l'abilità di playmaking che al momento ha fatto notare nella finale. Con un altezza simile potrebbe permettersi di giocare col fisico contro diversi avversari, ma non giocando da guardia pura. Quest'anno probabilmente il suo nome verrà scartato da tutti, ma non sorprendiamoci se nella stagione 2019-2020, lo dovessimo vedere con una casacca di una franchigia NBA.