PHOENIX SUNS - BOSTON CELTICS 94-102
Da una costa all'altra, non fa nessuna differenza. Boston in Arizona confeziona la quarta vittoria consecutiva, cristallizzando ancor di più il secondo seed ad Est. Miami o Milwaukee, o addirittura Washington, chi sarà l'avversario dei 'verdi' al primo turno playoff? Presto ancora saperlo, resta comunque il fatto che i Celtics, seppur continuino ad essere martorizzati dagli infortuni, non perdono la bussola, rimanendo di fatto tra il meglio che può offrire l'NBA. Irving, Smart, Hayward e Theis out, chiavi in mano a Terry Rozier III. Jayson Tatum nel ruolo di 'prima donna'. Bello il duello con l'altro rookie Josh Jackson, pepita dei Suns.
Phoenix è impegnata a tankare, accende e spegne la luce. I viaggianti partono in quarta, e riescono a spingersi già nella prima frazione sul +16. In campo pare esserci una sola squadra, tutti alla Talking Stick Resort Arena si aspettano e temono un lungo e noioso garbage time. Non va proprio così, perchè i padroni di casa tirano fuori il meglio del repertorio prima della sirena del riposo lungo, e con un parziale di 15-3 si rifanno sotto, lottando col coltello tra i denti. I Suns mettono addirittura il naso avanti agli albori del terzo quarto (53-50) punendo a più riprese una distratta difesa di Boston che sbaglia tante letture, anche le più elementari. Si fa sentire coach Stevens, e pian piano la sua squadra si rimette in carreggiata, grazie anche ai punti dalla panchina di Marcus Morris (20).
Prorpio 'Mook', sul finire del terzo quarto, è costretto però ad uscire dal campo a causa di un problema alla caviglia destra. Si affolla ancora di più l'infermeria, anche se le lastre escludono lesioni. Boston però non ne risente, i 'superstiti' in campo trovano la forza di fare gruppo e piazzare la zampata decisiva. In difesa mettono la museruola a Josh Jackson (23), mentre in attacco aprono le dighe, con Al Horford (19 punti, 9 rimbalzi e 7 assist) ed un elegantissimo Jayson Tatum (23) bravo a caricarsi di responsabilità quando la partita lo richiede.
A 7' dalla fine del match i Celtics volano a vele spiegate, scollinando nuovamente la doppia cifra di vantaggio. Phoenix può veramente poco, coach Triano si affida alla verve del giovane Jackson, ai muscoli sotto canestro di Bender, ma gli ultimi minuti (questi si) sono di garbage time. Applausi anche per Tyler Ulis (buon prospetto, classe 1996 prodotto di Kentucky) che esce dal campo con 19 punti e 8 assist.
Phoenix Suns: Jackson 23, Ulis 19; rimbalzi: Bender 10; assist: Ulis 8
Boston Celtics: Tatum 23, Morris 20; rimbalzi: Horford 9; assist: Horford 7