SAN ANTONIO SPURS - GOLDEN STATE 89-75

Aggrappati a LaMarcus Aldridge per restare in zona playoff. Questo è in pillole il match dell'AT&T Center, dove San Antonio sfrutta al cento per cento le qualità dell'ex ala dei Blazers per conquistare un'importante W - la quarta consecutiva - ed issarsi al quinto posto nella giungla della Western Conference. Dominante la prestazione del lungo neroargento, 33 punti e 12 rimbalzi, il cuore pulsante di una squadra ancora priva di Kawhi Leonard, e non guarita del tutto da un'involuzione tecnica marcata, specie nelle ultime settimane. Golden State giunge il Texas profondamente rimaneggiata: a Steph Curry (potrebbe ritornare in campo già venerdì), Klay Thompson e Kevin Durant, si aggiunge anche l'assenza dell'ultimo All-Star superstite, ovvero Draymond Green, costretto a dare forfait nel 2° quarto a causa di una contusione all’altezza della regione pelvica.

I Warriors risentono delle pesantissime assenze, in quintetto ci sono Cook e Young, non lo stesso materiale per Kerr. Parker, Ginobili e Gasol traslocati in second unit da coach Popovich, il tempo passa per tutti. Ed il primo tempo scorre via su binari che tutti si aspettavano, ovvero San Antonio a comandare, con GS ad arranacare con le seconde e terze linee in campo, spaesate, a spadellare da ogni dove. 30-21 Spurs al 12', 49-41 a metà gara, d'altronde questi non sono i veri Warriors, dunque non c'è da meravigliarsi se alla pausa lunga non mettano assieme neanche 50 punti. Golden State, però, trova il miglior momento del match nel terzo quarto: grazie ai canestri di Cook (20) e Looney (12), mette addirittura il naso avanti sul 63-61.

E' un fuoco di paglia, perchè non appena gli Spurs vanno sotto, si accende Aldridge, in modalità supersayan. Il suo show vale 17 punti nell'ultima frazione, tutti i canestri pesanti - quelli che valgono la vittoria - portano la sua firma. Dal post basso, contro avversari più leggeri ed inesperti di lui, va a nozze. Tutti i possessi offensivi passano per le sue sapienti mani nell'ultimo quarto. Il +12 a poco meno di 3' suona come marcia funebre per gli Warriors, costretti ad abbassare la testa e perdere ulteriore terreno dagli Houston Rockets, sempre più primi ad Ovest.

San Antonio Spurs - Punti: Aldridge 33, Mills 12; rimbalzi: Aldridge 12; assist: Murray 5
Golden State Warriors - Punti: Cook 20, Looney 12; rimbalzi: Looney 8; assist: Cook 5