Assieme a Loyola, Syracuse è la Cinderella di questa March Madness. Gli Orange di coach Boehemin non dovevano nemmeno partecipare al Grande Ballo e in molti avevano storto il naso quando il Committee gli aveva dato la possibilità di giocarsi le proprie carte alle First Four, anche perché come spesso accade, tra loro non c'è nessun prospetto NBA. Già contro Arizona State, però, gli Orange avevano fatto mostra della loro caratteristica difesa, sparita al piano di sopra da anni e poco presente anche a livello collegiale, dove la squadra di Syracuse è l'unica a portarla con successo.
La difesa a fronte pari 2-3, prevede due giocatori in prima linea a prendere il proprio post alto, le ali un passo fuori dall'area pitturata ed il centro nel mezzo del pitturato. Grazie a questa disposizione, coach Boehemin ottiene una maggior protezione del ferro, ma soprattutto manda in crisi gli attacchi avversari, non abituati a fronteggiare una difesa che chiude così perfettamente gli spazi. L'esempio perfetto lo si è avuto nell'ultima partita giocata, quella contro Michigan State. Gli Spartans arrivavano al match come il nono attacco del paese e ne sono usciti distrutti nelle convinzioni: minimo di punti stagionale - 53 -, le due star, Miles Bridges e Jacskson Jr, completamente annullate dalla difesa Orange. La copertura del perimetro da parte dei ragazzi di Syracuse è stata perfetta, tanto da costringere la squadra di coach Izzo a far girare palla alla ricerca del varco per la penetrazione, cosa raramente riuscita nel corso dei quaranta minuti di frustrazione vissuti, e a forzare molto il tiro da tre punti, con scarsissimi risultati, come potete vedere nell'immagine sottostante.
Il diktat di Boehemin, che con questo sistema ci ha costruito una carriera che sfiora le mille vittorie in carriera (925-367) e trovando il titolo nel 2003 contro Kansas, è semplice: tagliare le linee di passaggio e di penetrazione sfidando gli avversari al tiro. E' un sistema rischioso, se la squadra avversaria ha la pazienza e le capacità giuste per far male dall'arco - vedasi Villanova -, Syracuse potrebbe soffrire molto, ma se i ragazzi Orange si applicano come fatto contro gli Spartans sarà dura per tutti batterli. Che la difesa a zona porti i suoi frutti è sotto gli occhi di tutti, i risultati parlano chiaro: titolo nel 2003, Final Four nel 2013 e 2016, ma soprattutto un incredibile record di 7-1 quando iniziano il Ballo con un seed in doppia cifra.
Alle Sweet Sixteen, Syracuse, affronterà Duke, squadra già trovata in regular season nella ACC. L'ultimo incontro risale a un mese fa, quando i Blue Devils vinsero per 60-44 nonostante una prestazione orribile dall'arco (2su18). Coach K sa vincere contro una zona e la sa fare a suo modo, grazie alle guardie versatili ed ai lunghi dominanti, ma a Marzo nulla è scritto e scontato, anzi. Certo è che i Blue Devils hanno tre giorni per prepararsi ad affrontare questa sfida, forse uno svantaggio per gli Orange che potrebbero trovare una squadre più preparata di Michigan sul fronte offensivo. Comunque vada, però, la run di Syracuse sarà stata un'altra volta magnifica ed il merito va tutto al ritorno della zona e a coach Jim Boehemin.