Altra impressionante prestazione offensiva degli Houston Rockets di Mike D'Antoni, che al Target Center di Minneapolis ottengono la cinquantaseiesima vittoria stagionale, battendo i Timberwolves di Tom Thibodeau, con lo score di 120-129. Primo tempo dominato dai texani, che rischiano poi solo nel quarto quarto, quando i padroni di casa tentano la rimonta. Ci pensa James Harden, autore di una prova da 34 punti e 12 assist, a chiudere i conti contro Minnie, che riscopre Derrick Rose ma intanto scivola indietro nel ranking della Western Conference.
Quintetti confermati al Target Center, per la sfida tra Minnesota e Houston. Solo i primi minuti sono equilibrati, con i padroni di casa che segnano con Karl-Anthony Towns e Andrew Wiggins, ma non riescono a resistere alle triple in transizione dei texani. Inizia Trevor Ariza a bombardare il canestro avversario, imitato ben presto da P.J. Tucker e dal panchinaro Gerald Green, che aggiunge energia in una squadra che si gode Chris Paul come uomo d'equilibrio. Harden si diverte alla sua maniera, alza in più occasioni per Clint Capela, mentre Minnesota è costretta a inseguire, sotto di una quindicina di lunghezze alla prima pausa (23-38, chiusura con un gran canestro di CP3). La difesa di Thibodeau viene messa a ferro e fuoco dal sistema di D'Antoni, che dalla panchina manda dentro un bollente Ryan Anderson, altro tiratore che sembra non sbagliare un colpo. Houston vola dunque via, raggiungendo e sfondando il muro dei venti punti di vantaggio. I Timberwolves sono spaesati, non hanno riferimenti difensivi, e in attacco si affidano a lampi isolati di Wiggins e Towns, con Jamal Crawford solito realizzatore in uscita dalla panchina. In una serata in cui Eric Gordon non è esiziale come consuetudine, il duo formato da Harden e Paul basta e avanza ai Rockets, avanti nettamente all'intervallo lungo, 56-77.
Alla ripresa delle operazioni gli ospiti alzano un attimo il piede dall'acceleratore, soprattutto in difesa, consentendo a Karl-Anthony Towns di prendere il controllo dei tabelloni. Anche Wiggins e Nemanja Bjelica si scuotono per coach Thibodeau, ma l'attacco di Houston rimane un rebus insolubile: altre triple di P.J. Tucker e Trevor Ariza mantengono avanti gli ospiti di una quindicina di lunghezze. Rockets in gestione, con Paul e Harden a controllare il ritmo, Capela a dare energia, e Green e Anderson ancora importanti in uscita dalla panchina. Ma anche le riserve dei Timberwolves si fanno notare: Crawford segna alla sua maniera, Gorgui Dieng accende la partita dopo un contatto con Paul sul quale interviene Green, ed è poi Derrick Rose a costruirsi un momento di gloria personale a inizio quarto quarto, riportando i suoi a meno sette. L'ex giocatore dei Bulls attacca il ferro, si fa valere addirittura a rimbalzo offensivo, scaldando l'ambiente del Target Center, insieme a un Jeff Teague da doppia doppia grazie agli assist. D'Antoni ha intanto varato il quintetto senza lunghi di ruolo, e in attacco la scena è tutta di James Harden, a segno in penetrazione e dall'arco, perfetto closer della sfida, insieme al compagno di reparto Chris Paul. I due sono delle macchine ai liberi: gli sforzi di Minnesota sbattono così contro una Houston attualmente padrona della regular season NBA, sempre più vicina al primo posto nel ranking finale della Western Conference.
Minnesota Timberwolves (40-31). Punti: Teague 23, Wiggins 21, Towns e Crawford 20, Bjelica 15, Rose 14. Rimbalzi: Towns 18. Assist: Teague 11.
Houston Rockets (56-14). Punti: Harden 34, Paul 18, Capela 16, Anderson 14, Tucker e Green 12, Ariza 11. Rimbalzi: Capela 12. Assist: Harden 12.