L'occasione era di quelle ghiottissime, perchè i Thunder affrontavano una delle peggiori squadre della lega, gli Atlanta Hawks, impegnati a tankare in questo finale di stagione per cercare di assicurarsi la migliore scelta possibile al prossimo Draft NBA. Russell Westbrook, a quota 99 triple doppie stagionali, non ha fallito l'appuntamento con la storia, scrivendo 100, raggiungendo Oscar Robertson (181), Magic Johnson (138) e Jason Kidd (107) in un club veramente esclusivo, èlitario.
Alla Philips Arena, OKC ha trionfato 119-107, cementando il quarto posto ad Ovest, e Big Russ è uscito dal campo festeggiato dai suoi compagni di squadra. I suoi 32 punti, 12 rimbalzi e 12 assist gli permettono di scrivere un'altra bella pagina di pallacanestro della sua strabiliante carriera. "Sono davvero contento, è un'emozione incredibile quella che sto vivendo. Dico grazie al Signore lassù che mi fa scendere in campo e giocare allo sport che amo. Non do per scontato mai nulla". Queste sono state le prime parole della stella dei Thunder rilasciate ai cronisti subito dopo la gara di Atlanta.
Per riuscire nell'intento, Westbrook ha però dovuto faticare più del previsto, in quanto gli Hawks hanno venduto cara la pelle sul parquet di casa. Lo 'zero' ha approcciato la gara a marce basse, per poi salire d'intensità nella seconda metà della stessa, quando il suo immenso talento ha dovuto sopperire anche all'assenza forzata di Paul George, uscito anzitempo nel terzo quarto per un problema all’inguine dopo essere ricaduto male in terra.
Ci ripensa, ed a malapena trova le parole per esternare tutta la sua gioia: "Sono in compagnia di giocatori destinati alla Hall of Fame, di giocatori che hanno fatto la storia della pallacanestro, di questa lega. Sono felice che il mio nome sia accostato ai loro". Anche Carmelo Anthony ha rivolto belle parole verso il compagno: "Deve essere fiero di ciò che ha fatto, momenti del genere non capitano tutti i giorni, è un qualcosa di speciale, che noi tutti apprezziamo".