Già privi di Gordon Hayward dall'opening night della regular season, i Boston Celtics di Brad Stevens sono ora alle prese con un'emergenza infortuni che riguarda quasi tutte le posizioni del loro roster. I biancoverdi, secondi nel ranking della Eastern Conference alle spalle dei Toronto Raptors, sono usciti infatti malconci dalla gara casalinga del TD Garden persa contro gli Indiana Pacers. In poche ore i Celtics hanno perso, probabilmente per il resto della stagione, il lungo tedesco Daniel Theis, componente importante della second unit, e ora dovranno fare a meno anche di Kyrie Irving e di Marcus Smart. Senza considerare i problemi di Jaylen Brown, sophomore in crescita esponenziale in questa stagione, inserito nel protocollo che riguarda le situazioni di "concussion" (trauma cranico/commozione cerebrale) dopo la gara vinta al Target Center di Minneapolis contro i Minnesota Timberwolves di Tom Thibodeau. Neanche Al Horford, lungo titolare di Stevens, è al meglio: l'ex giocatore degli Atlanta Hawks, reduce da una fastidiosa sindrome influenzale, ha saltato la partita contro Indiana ed è a rischio per la prossima, in programma mercoledì notte contro i Washington Wizards.
Ma le preoccupazioni principali nello staff biancoverde sono relative a Kyrie Irving, uscito dal campo contro i Pacers per il riacutizzarsi di fastidi al ginocchio sinistro, lo stesso infortunato durante le NBA Finals 2015 (quando i suoi Cleveland Cavs si arresero in quattro gare contro i Golden State Warriors). Secondo quanto riportato da Adrian Wojnarowski, per Irving si tratterebbe però solo di una tendinite, e il suo stop potrebbe non essere poi così lungo. Brad Stevens predica comunque cautela: "Avevamo programmato un periodo di riposo per Kyrie, nel caso in cui il ginocchio si fosse gonfiato - le parole del coach, riportate da Chris Forsberg di Espn - abbiamo sempre detto che in un'eventualità del genere il giocatore si sarebbe fermato. Ora vogliamo assicurarci che il suo ginocchio torni nelle migliori condizioni possibili in vista di aprile. Non so cosa questo significhi riguardo ai tempi di recupero, se siano quantificabili in una settimana, due settimane o più". Fuori a tempo indeterminato anche Marcus Smart, difensore e uomo di energia (all'occorrenza anche realizzatore) di questa edizione dei Boston Celtics, che ha riportato un problema al tendine del pollice della mano destra durante la partita contro Indiana. Le sue condizioni verranno valutate con il trascorrere dei giorni. Senza Irving, Smart e Brown, nel reparto esterni dei biancoverdi potrebbero esserci chances di partenza in quintetto per i vari Terry Rozier, Shane Larkin e Semi Ojeleye, mentre il k.o. di Theis consentirà a Greg Monroe di avere più minuti a disposizione in uscita dalla panchina.