Dopo aver collezionato la vittoria numero 17 consecutiva, conquistata sul parquet non facile dei Milwaukee Bucks, James Harden ha fatto sapere alla stampa che i suoi Rockets non sono ancora in NBA la squadra da battere, ma la favorita per il 13 texano resta Golden State: "Ogni sera scendiamo in campo per dare il massimo, non ci sentiamo i favoriti, le squadre chiamate a difendere il titolo e confermarsi al vertice delle conference sono altre. Non guardiamo in casa d'altri, bensì solo ed esclusivamente a noi stessi". Il Barba, principale candidato al premio di Mvp, è concentrato solo sulle capacità della sua squadra di conquistare più vittorie possibili, per approcciare i playoff in buona posizione: "Raggiungere il seed numero uno è senz'altro importante, ma come tutti sanno la post season è un mini-torneo a parte".

Al Bradley Center Harden ha realizzato 26 punti, 21 nel primo tempo, carburante del motore Rockets nella prima parte di gara. Chris Paul ha aggiunto un cruciale mattone, con i suoi 16 punti ed 11 assist, salendo invece in cattedra nella seconda parte di gara: "Non siamo preoccupati per le vittorie e le sconfitte in questo momento. Siamo solo preoccupati di giocare nel modo giusto su entrambi i lati del campo, e nel 90% dei casi quando facciamo questo bene le vittorie arrivano puntuali".  Houston finalmente ha un roster lungo, profondo e ricco di talento. A Milwaukee non sono scesi in campo Ryan Anderson e Joe Johnson, ma il risultato è stato identico alle precedenti 16 uscite. Questo il pensiero del Barba, con un grosso sorriso stampato sul volto: "I miei compagni sono fantastici ogni sera, anche quando abbiamo delle assenze, chi gioca sa perfettamente cosa fare in campo, e questo è merito anche del coach".

Harden ha notato che ogni notte - durante la serie consecutiva di vittorie -  la 'comunicazione' in campo della squadra è stata ottimale: "E' un qualcosa di speciale quando sai che i compagni ti appoggiano in tutto. Quando sono in campo e realizzo un canestro, spesso li guardo, guardo in panchina, e loro sono pronti a festeggiare insieme a me. Tutti si rallegrano, questo ti da la voglia di andare in campo e fare sforzi in più. Siamo così legati l'un l'altro che ogni sera che scendiamo in campo ci divertiamo un casino, e di questo bisogna ringraziare anche gli uomini in dirigenza che hanno permesso la realizzazione di tutto questo". I Rockets hanno la possibilità di estendere la striscia consecutiva di successi a 18 partite, ma il prossimo impegno è di quelli non di certo agevoli. I texani infatti se la vedranno contro i Toronto Raptors, primi ad Est. Il Barba, però, non carica di troppe aspettative l'incontro: "Loro sono stati la prima squadra a conquistare matematicamente i playoff, ciò vuol dire che sono forti, organizzati. Sono già spaventato a morte per venerdì, ci aspetta una battaglia".