OKLAHOMA CITY THUNDER - HOUSTON ROCKETS 112-122
Houston non la si ferma, e ad Oklahoma City i ragazzi terribili di coach D'Antoni inanellano la vittoria consecutiva numero 16, mantenendo mezza partita di vantaggio dai più immediati inseguitori, i Golden State Warriors. I Rockets dimostrano ad Okc cosa bisogna fare per essere una grande squadra: innanzitutto difendere, poi giocare di gruppo, cosa che i Thunder spesso dimenticano. Chris Paul da per l'ennesima volta in stagione un saggio delle sue immense qualità, risultando essere il più efficace in campo (25 punti e 7 assist), ancor di più di Harden che mette a referto 23 punti ed 11 assist, ma commette ben 10 turnovers). I Thunder perdono la seconda gara di fila e la settima delle ultime otto giocate contro squadre da playoff. Carmelo Anthony va a strappi, il solo Russell Westbrook (32 punti e 7 assist) non basta contro questi Rockets. Ospiti che dopo un primo quarto equilibrato, scappano via nel secondo parziale, toccando anche il +14. Melo ricuce, i suoi isolamenti nei primi 24' fruttano qualcosa di buono, Big Russ è pericoloso con le sue scorribande a canestro e gli uomini di Donovan si rifanno sottofino al 61-59 di inizio ripresa. Quando Houston sente il fiato sul collo degli avversari, però, è brava a reagire, le trenate di Paul fanno male, Ariza colpisce dall'arco con costanza, idem Gordon ed ecco che i texani scollinano nuovamente la doppia cifra di vantaggio. I Thunder tirano fuori l’orgoglio nel finale, provando una disperata rimonta, che non va a buon fine poichè i Rockets alzano l'intensità difensiva e fanno si che i Thunder sbattano sul muro ospite.
Oklahoma City Thunder: Westbrook 32, Anthony 23. Rimbalzi: Adams 8. Assist: Westbrook 7.
Houston Rockets: Paul 25, Harden 23. Rimbalzi: Tucker 6. Assist: Harden 11.
LOS ANGELES CLIPPERS - NEW ORLEANS PELICANS 116-121
Questi Pelicans fanno davvero sul serio. Allo Staples Center conquistano la nona vittoria consecutiva e rafforzano il loro quarto posto nella Western Conference. Anthony Davis continua a comportarsi da fenomeno, confermando la sua forte candidatura al premio di Mvp. The Brow però non vive una serata tranquillissima, in quanto nel corso del secondo quarto abbandona temporaneamente la contesa a causa di un problema al costato. Tutto si risolve nel migliore dei modi, e Davis è poi libero di dominare: 41 punti, 13 rimbalzi e 3 stoppate, numeri che dicono tutto. I Clippers se la giocano alla pari nei primi 18-20' minuti, poi perdono la presa sul match a cavallo tra la fine del secondo e l'inizio del terzo quarto, con l'ottimo Holiday (19 punti e 17 assist) a guidare i suoi nel braek di 13-1 che consegna ai Pels 15 lunghezze di margine. Quando Davis torna in campo, piazza il colpo mortale, realizzando tre triple che valgono il +20. La partita sembra finita, ma LA si rianima di colpo, con Harris (27), Williams (27 e 11 assist) ed Harrell (26) gran protagonisti della rimonta che capovolge tutto. Match totalmente riaperto, +4 per i padroni di casa. I Clippers però difendono poco e male, anche nei momenti clutch della contesa e quindi si fanno buggerare dai rivali, bravi a rimanere lucidi e piazzare il parziale finale di 12-3 con il quale escono vittoriosi dalla contesa.
Los Angeles Clippers: Harris 27, Williams 27; rimbalzi: Jordan 20; assist: Williams 11
New Orleans Pelicans: Davis 41, Holiday 19; rimbalzi: Davis 13; assist: Holiday 17