Ai Philadelphia 76ers Marco Belinelli avrà la possibilità di essere nuovamente protagonista ai playoff NBA. L'azzurro ha parlato ai microfoni di Sky Sport, raccontando di come sta vivendo le sue prime settimane in Pennsylvania, dei giorni frenetici che ha vissuto immediatamente prima e dopo la Trade Deadline, i sogni e le aspettative di Phila, oltre a citare due dei suoi compagni che più lo hanno impressionato. I 76ers sono attualmente sesti ad Est, hanno un buon margine rispetto ai Pistons noni - primi degli eliminati- mentre sono ad un tiro di schioppo dai Cavs terzi. Ad oggi, il posto ai playoff appare scontato, Belinelli guarda con ottimismo l'immediato futuro: "Siamo una squadra giovane, che però sta migliorando di partita in partita. E' del tutto normale vivere dei passaggi a vuoto, il nostro obiettivo è però quello di vincere il più possibile ed approcciare la post-season nella migliore posizione possibile".

Toronto e Boston occupano i primi due posti, dietro è bagarre. Secondo il nostro portabandiera, l'Est non è meno competitivo dell'Ovest: "Nella nostra conference ci sono squadre forti, ben attrezzate, tutto può succedere. Vedo i Celtics ed i Cavaliers un tantino avanti, ma perchè hanno più esperienza di altre squadre. Una menzione per Toronto, un gruppo incredibile che sta riuscendo a mantenere un rendimento elevatissimo da inizio anno. Noi però non abbiamo paura di nessuno. C'è un bell'ambiente intorno alla squadra, anche il gruppo è molto unito". Tornare ai playoff è stato sicuramente uno dei motivi principali per cui “Beli” ha deciso di firmare con i Sixers, il passaggio alla franchigia della città dell'amore fraterno però non è stato agevole, si è infatti materializzato dopo il gong della Trade Deadline, a seguito del buyout con gli Hawks: "Ho vissuto giorni pesanti, ho cambiato tante volte squadra durante la mia carriera, ma mai durante la stagione. Sono stati giorni nervosi aspettando la trade, e una volta che non si è concretizzata ho preso la decisione di andare avanti e chiudere l’esperienza con Atlanta per diventare ‘free agent’ e decidere dove andare per finire la stagione. Ho vissuto qualcosa di nuovo ma molto bello, perchè sono stato io a scegliere dove andare".

Philadelphia dopo anni duri è ripartita con un nuovo progetto, annovera molti giovani a roster, tra cui spiccano Ben Simmons e Joel Embiid, giocatori che hanno colpito sin da subito Marco Belinelli. Gran parte dell'eventuale riuscita del 'Trust the Process' passa attraverso le prestazioni in campo dei due gioielli: "E' per me un'immensa fortuna giocare con due talenti del genere. Ben passa il pallone da Dio, ha una visione di gioco fuori dal comune, può diventare veramente un fenomeno ed è uno da cui già dipendiamo tanto. Giocare con lui mi porta a muovermi senza palla, perché è uno che legge bene la partita e sa come passarla​. Joel invece è una forza della natura, un atleta fantastico. Per non parlare delle sue doti tecniche, sa fare un miliardo di cose sul parquet, credo proprio che sia già oggi il centro più forte della lega e che sia destinare ad essere l'èlite nel suo ruolo in NBA per i prossimi 10 anni almeno. Giocare con due così mi stimola, mi porta a dare il massimo ogni giorno, in allenamento ed in partita".