Due vittorie importanti nella notte NBA, arrivate in modo diverso: i Pelicans, in casa, salgono ancora una volta sulle spalle di un Anthony Davis paranormale. 53 punti e 18 rimbalzi permettono a The Eyebrow di prendersi la scena e schiantare i Phoenix Suns (quarantaquattresima sconfitta stagionale) ai quali non bastano i 40 di Booker. Minnesota, invece, senza Butler punta sulla forza del collettivo: sei giocatori in doppia cifra, con Towns (26 e 17 rimbalzi) e Wiggins (22) a guidare la truppa. Trentottesima W per i ragazzi di Thibodeau, che consolidano il terzo posto ad ovest.

NEW ORLEANS PELICANS 125-116 PHOENIX SUNS

I Pelicans iniziano subito forte nonostante il rivedibile supporto dei pochi presenti allo Smoothie King Center: Davis e Moore segnano la via, ma i Suns rispondono bene e quando Payton ne appoggia due a tabella si portano avanti 9-8. Booker ci mette del suo con cinque punti filati, ma Rondo continua ad amministrare bene l’attacco Pelicans: cominciano ad accumularsi gli assist, New Orleans rimane a contatto. Le due guardie in canotta Suns continuano a fare il bello ed il cattivo tempo anche nel finale di primo quarto (+7), ma inizia a scaldarsi la linea Rondo-Davis, con un paio di alley-oop di pregevole fattura. Comunque, Phoenix segna con molta più continuità, sfondando anche la doppia cifra di vantaggio e chiudendo avanti 36-26 alla prima sirena.

In apertura di seconda frazione è ancora Booker il mattatore, i Suns volano sul +15 grazie alla tripla di Bender, ma lentamente New Orleans riesce ad alzare il livello in difesa: da urlo la stoppata di Davis su Warren, i padroni di casa riescono ad accorciare con la tripla di Moore. Il parziale continua nonostante il gioco da 4 punti del solito Booker, AD sale sul palco per inchiodare tre schiacciate consecutive nel finale di quarto, si rientra negli spogliatoi sul 65-58.

Nella ripresa arriva anche il contributo di Jrue Holiday, con cinque punti nei primi tre minuti, mentre Davis continua a tenere saldamente in mano ogni manovra offensiva dei suoi. Dall’altra parte è Chriss a metterci una pezza con la tripla, ma quando Holiday firma il floater del sorpasso il parziale è impietoso: 75-74.
Da qui la gara torna abbastanza in equilibrio, per diversi minuti si gioca punto a punto, finché le triple filate di Mirotic e Clark non spezzano di nuovo il punteggio, ovviamente su ispirazione di Rajon Rondo. Jackson ci mette una pezza, dopo 36 minuti è anocra tutto in gioco.

Nel quarto quarto la situazione dei Pelicans è abbastanza chiara: Anthony Davis è un uomo in missione e piazza 8 punti nei primi due minuti, lottando su ogni rimbalzo ed ogni palla vagante. Josh Jackson e Devin Booker tengono botta per Phoenix, arrivando spesso e volentieri al ferro in semi-transizione, ma la premiata ditta Miller-Holiday firma un altro tentativo di allungo. Con meno di 4 minuti sul cronometro, a firmare la giocata decisiva è il solito AD, che vola sulla testa di tutti per inchiodare l’errore di Rondo. I Suns mollano definitivamente la presa, New Orleans può festeggiare la trentaquattresima vittoria stagionale.

SACRAMENTO KINGS 100-118 MINNESOTA TIMBERWOLVES

La tripla di De’Aaron Fox inaugura subito il primo mini-parziale (7-2 prima, 10-4 poi) dei Kings, subito raggiunti da Towns e Bjelica. Minnesota trova tanta continuità in attacco e si porta a sua volta avanti, prima che la tripla di Bogdanovic accorci le distanze. I T’Wolves trovano punti da tutti gli interpreti, Fox risponde mandando a schiacciare Cauley-Stein. Equilibrio dopo i primi 12 minuti, è 29 pari.

Si rimane sul filo di lana anche nel secondo quarto, dove Minnie trova punti importanti dal suo front-court mentre i Kings continuano a pescare con continuità le mani di Fox.  Buddy Hield inchioda il -4 con cinque punti consecutivi, dall’altra parte risponde Towns con lo splendido layup al volo. Cauley-Stein, anche per lui cinque punti andando al ferro, impedisce a Minnesota di scappare, nonostante KAT continui minuto dopo minuto ed azione dopo azione a far impazzire la difesa: all’intervallo il tabellone recita 63-60.

Il secondo tempo vede ancora i giovani dei Kings provare a mettersi in mostra, ma la difesa fatica tantissimo nel pitturato: prima Gibson, poi Wiggins, spalle a canestro i Timberwolves fanno quello che vogliono e trovano un parziale che li proietta sul +15. Labissiere prova di nuovo a metterci una pezza dall’arco, ma oramai Minnesota è lanciata e, con il floater fuori equilibrio messo a segno da Tyus Jones, dà una spallata alla gara allungando il gap a 20 punti.

Vien da sé, il quarto quarto è poco meno del paradiso del garbage time: il primo canestro arriva nel terzo minuto, ed i ragazzi di Thibodeau si limitano a gestire la palla accelernado quando serve per spegnere sul nascere i sogni di rimonta avversari. Fox, dopo un buon parziale, riesce a portare i suoi a -17, ma subito Wiggins piazza la tripla che ristabilisce le distanze. 118-100 il punteggio finale per Minnesota, che continua la sua ottima stagione con la trentottesima vittoria.