A Minneapolis la grande paura ha lasciato spazio al sollievo. Jimmy Butler, diventato uomo franchigia dopo l'arrivo via trade nella notte dell'ultimo Draft, ha infatti subito una lesione al menisco del ginocchio destro, durante la partita persa dai suoi Minnesota Timberwolves al Toyota Center contro gli Houston Rockets di Mike D'Antoni. L'iniziale reazione del giocatore, incapace di appoggiare il peso del corpo sulla gamba infortunata, aveva fatto temere il peggio a staff tecnico e medico: l'incubo della rottura del legamento crociato anteriore ha infatti accompagnato l'intera franchigia per circa ventiquattro ore, quando esami strumentali più approfonditi hanno invece rivelato che l'ex giocatore dei Bulls aveva invece subito solo una lesione al menisco del ginocchio destro. Infortunio che dovrebbe consentire a Butler di tornare in campo poco prima dell'inizio dei playoffs, che i Timberwolves stanno inseguendo dopo diverse stagioni di assenza. 

Non è stato però ancora reso noto quale sarà il percorso terapeutico che il prodotto da Marquette dovrà seguire. L'intervento chirurgico resta un'opzione al vaglio dello staff medico di Minnesota, che si è riservata altre ore per decidere e per approfondire meglio la situazione. Rimane comunque la sensazione del pericolo scampato, non solo per il giocatore, ma anche per l'intera squadra, che comunque nella notte ha vinto agevolmente al Target Center proprio contro i Chicago Bulls. Coach Tom Thibodeau non ha voluto sbilanciarsi circa il decorso dell'infortunio e i conseguenti tempi di recupero, ma il giocatore - secondo quanto riportato da Nick Friedell di Espn - ha confidato al suo entourage e a chi gli è più vicino di essere fiducioso di rientrare in vista delle ultime gare di regular season e di un eventuale primo turno di playoffs. Con Jimmy Butler Minnesota ha quest'anno cambiato ritmo, giungendo anche fino al terzo posto del ranking di una Western Conference contraddistinta dall'equilibrio (gli stessi T'Wolves hanno solo tre gare e mezzo di vantaggio sulla nona, i Los Angeles Clippers di Doc Rivers). La sua leadership ha sgravato di responsabilità due talenti purissimi come Karl-Anthony Towns e Andrew Wiggins, che ora dovranno però caricarsi la squadra sulle spalle per almeno un mese, in attesa di saperne di più sulle condizioni del loro compagno di squadra.