Adesso possiamo dirlo: il nuovo format ha senz'altro funzionato. L'All-Star Game è tornato (almeno in parte) a quello a cui ci aveva abituato fino a pochi anni fa: tanto spettacolo ma soprattutto molta difesa quando il match si fa serio nell'ultimo quarto. Esperienza tutto sommato positiva per Adam Silver che adesso è chiamato a rendere pubblico il draft per le prossime stagioni. In quest'edizione è stato il team LeBron a conquistare la vittoria grazie ad un James da 29 punti, 10 rimbalzi e 8 assist che strappa anche l'MVP.
Dopo una lunga cerimonia d'apertura con la presentazione dei giocatori da parte di un energico Kevin Hart, si comincia finalmente col match. All'inizio ci sono tanti errori da ambo le parti, sopattutto per le molte giocate non concretizzatosi. A indirizzre il punteggio in favore del team Stephen ci pensa Karl-Anthony Towns con un mini parziale. Il suo ingresso dalla panchina porta i suoi sul +11 al termine del primo quarto. Più divertente il secondo periodo, in LeBron e compagni annullano lo svantaggio colpendo da tre punti. Ci pensa Embiid a ravvivare la serata con una tripla seguita da una stoppata sul rivale Russell Westbrook. Bene anche Klay Thompson, infallibile dalla lunga distanza, ma la squadra di James rimane aggrappata a -2 a fine primo tempo.
Al ritorno in campo coach D'Antoni cambia il quintetto per dare spazio a tutti, ma la sostanza rimane la stessa. James si avvicina alla tripla doppia e la squadra riesce ad andare in vantaggio grazie a due triple consecutive di Beal. Curry non ci sta e poco prima della sirena del penultimo quarto riesce a rimettere il suo team avanti di tre lunghezze. Lillard non deve certo chiedere il permesso per tirare e riesce a mettersi in ritmo per il +13 che sembra definitivo. Dopo il timeout però il team James ribalta la situazione: due triple di George e una buona difesa bastano per recuperare e rifarsi sotto a due minuti dalla fine. La perfetta parità tra le due squadre è rotta soltanto da un tiro libero di DeRozan che vale il +1 con 40 secondi sul cronometro. Prima James e poi Westbrook riescono a concludere rapidamente in attacco e improvvisamente il team Stephen è sotto tre punti; nei successivi secondi nessuno riesce a prendersi il tiro grazie all'ottima difesa avversaria, regalando così la vittoria alla squadra di James.