Con 46 punti di scarto, i Golden State Warriors di Steve Kerr travolgono i Phoenix Suns di Jay Triano alla Oracle Arena, nonostante l'assenza di Draymond Green. Tutto facile per i californiani, che lasciano a riposo Curry, Durant e Thompson per l'intero quarto quarto. A Est vittoria casalinga dei Chicago Bulls di Fred Hoiberg, che allo United Center piegano gli Orlando Magic di Frank Vogel.

Golden State Warriors - Phoenix Suns 129-83

Non c'è Draymond Green in quintetto per coach Kerr, rimpiazzato da Omri Casspi, mentre dall'altra parte Jay Triano recupera Tyson Chandler come centro. Il primo quarto della Oracle Arena è equilibrato, con i Suns trascinati da uno splendido Elfrid Payton, ex Orlando Magic, che segna anche da tre, ispira i compagni e resiste alle sfuriate di Golden State, avanti a sprazzi con le triple in transizione di Klay Thompson e Stephen Curry e con i canestri di Kevin Durant. Anche Omri Casspi dà il suo contributo e all'inizio del secondo quarto ecco la gragnuola di triple dei californiani, a bersaglio con Nick Young e Patrick McCaw. Troy Daniels e Josh Gray provano a rispondere per Phoenix, con Tyson Chandler importante a rimbalzo offensivo, la difesa dei Warriors alimenta il contropiede: Casspi, West e McGee scavano un solco che poi i titolari mantengono, nonostante Payton continui nella sua gran serata al tiro. Cinque punti consecutivi di Steph Curry chiudono il primo tempo, con Golden State avanti 62-45. Il due volte MVP riapre le danze nella ripresa, con Klay Thompson chirurgico al tiro e Kevin Durant che arriva al ferro: in un lampo i padroni di casa si portano sul +25. Ai Suns non bastano le giocate di energia di T.J. Warren, il lavoro a rimbalzo offensivo di Tyson Chandler e Alex Len, gli assist di Payton, anche perchè i Warriors corrono appena possono, trovando punti da Andre Iguodala e da un Durant da 8/9 al tiro. Con la partita ormai in ghiaccio, Steve Kerr decide di lasciare seduti i suoi Big Three nel quarto quarto, che diventa un'esibizione di tiro per Nick Young, a segno da tutte le posizioni. Riempe le sue statistiche anche Omri Casspi, mentre i Suns vanno a fondo e raccolgono un'altra sconfitta con uno scarto imbarazzante. 

Golden State Warriors (44-13). Punti: Curry 22, Casspi 19, Durant 17, Thompson e Young 16. Rimbalzi: Casspi 10. Assist: Curry 7. 

Phoenix Suns (18-40). Punti: Payton 29, Warren 14. Rimbalzi: Chandler 9. Assist: Payton 5.

Chicago Bulls - Orlando Magic 105-101

Allo United Center Frank Vogel conferma D.J. Augustin in quintetto come point guard, mentre per Hoiberg è ancora fuori Kris Dunn (spazio a Jerian Grant). Avvio in equilibrio: Mario Hezonja viene stoppato subito da Lauri Markkanen ma non smette di attaccare, mentre il finlandese segna in avvicinamento e facendosi trovare pronto al ferro. Gran primo quarto di Jerian Grant, che risponde colpo su colpo alle giocate di Fournier e di Bismack Biyombo, mentre Augustin fatica al tiro. Alla prima pausa lo score è di 30-27, e si rimane punto a punto anche quando in campo ci sono i due secondi quintetti: Speights e Portis aprono il fuoco da tre, Mack e Afflalo rispondono a Holiday e Valentine, poi ancora Grant e LaVine chiudono il primo tempo sul 53-51. Alla ripresa delle operazioni ecco ancora una volta Lauri Markkanen, che segna con straordinaria eleganza e su invito di Robin Lopez. Quando anche Zach LaVine entra in partita offensivamente, i Bulls provano l'allungo, nonostante Hezonja continui a segnare dall'altra parte, con la collaborazione di Evan Fournier. Chicago accelera ancora nel finale di terzo quarto, grazie all'energia di Bobby Portis e di Denzel Valentine, con LaVine e Holiday protagonisti, toccando anche il + 18. Quando la partita sembra ormai indirizzata verso i padroni di casa, ecco la rimonta di Orlando, che inizia da Mario Hezonja: il croato è una furia al tiro e trascina i suoi compagni di squadra, da Jonathon Simmons a Marreese Speights, passando per Fournier al controsorpasso sul 98-101 a due minuti dal gong. Qui Portis pareggia da tre, poi una sciagurata rimessa dei Magic viene intercettata da LaVine, che schiaccia per il 103-101 a pochi secondi dal gong. E' il canestro della vittoria, perchè l'ultima tripla di Hezonja non trova il ferro e i Bulls chiudono i conti dalla lunetta. 

Chicago Bulls (20-36). Punti: Markkanen 21, Portis 19, LaVine 18, Grant 14, Valentine 11. Rimbalzi: Holiday 9. Assist: Grant 7.

Orlando Magic (18-38). Punti: Hezonja 24, Fournier 22, Simmons 14, Biyombo e Speights 10. Rimbalzi: Birch 8. Assist: Mack 6.