La prima versione stagionale dei nuovi Cleveland Cavaliers vince e convince, travolgendo al Boston Garden i Celtics di coach Brad Stevens. LeBron James guida il plotone appena rinnovato negli interpreti, i quali infondono buonumore ed entusiasmo anche ai pretoriani del gruppo che appaiono fin dalle prime battute di gara rinvigoriti e nuovamente pimpanti, sia dal punto di vista fisico che mentale. A metà secondo quarto il parziale decisivo, scavato dalle giocate di LeBron James, seguito a ruota dai vari Clarkson, Hood e JR Smith. Cleveland scappa definitivamente nella ripresa, quando l'energia dei Celtics viene meno. Padroni di casa travolti nel finale.
Eppure il primo quarto, all'insegna dell'intensità e dell'equilibrio, sembrava lasciar presagire tutt'altra gara. Irving, scatenato in avvio, firma nove dei 18 punti iniziali dei padroni di casa, rispondendo ai tentativi di allungo di Smith. Tatum e Horford provano a spalleggiare il beniamino di casa, il quale si ritrova ben presto però da solo contro i Cavaliers, i quali invece trovano energia e fiducia facendo girare molto bene la palla e trovando a rotazione tutti i tiratori sul perimetro. Ne beneficiano soprattutto Hood e Clarkson, in uscita dalla panchina, ma è l'ex Utah Jazz a cavallo dei primi due quarti a lanciare il primo allungo ospite. Cleveland gioca bene e si diverte sul parquet, teme per un secondo per una contusione alla coscia per James, il quale però torna in campo nella seconda metà di frazione e contribuisce fattivamente al break che spacca in due la contesa: due triple ed il jumper del più dieci per mandare un primo messaggio a Boston, che prova a non arrendersi con il solito Irving ma non sembra avere lucidità ed energia per tenere il passo degli ospiti.
La conferma arriva in avvio di ripresa, quando ai tentativi di rimonta di Horford e Morris Cleveland risponde presente. James prima, poi Thompson, Hill e Smith ribadiscono il vantaggio. LeBron è inarrestabile, si diverte per sé stesso e per i compagni, serve cioccolatini a raffica che Clarkson - alla prima da compagno di squadra - scarta come se avesse giocato da sempre in sua compagnia. Altre tre triple, due dell'ex Lakers, una di Hood, mandano i titoli di coda alla gara (95-69), con i Cavaliers che anche spalle a canestro dimostrano spirito di sacrificio e di aiuto del compagno. Certo, è solo la prima uscita, ma è un bel vedere. Gli ultimi acuti dei Celtics portano la firma di Rozier e di Tatum, ma risultano tuttavia vani. Cleveland gioca sul velluto in attacco, trovando nella difesa dei padroni di casa terreno fertile per implementare il bottino di squadra e personale per Clarkson, Hood e Nance che fanno bellissima figura all'esordio in maglia Cavs. Green e compagni arrotondano nel finale, fino al 121-99 conclusivo.
I tabellini