Serata da protagonista al Golden1 Center di Sacramento per Damian Lillard, che trascina i Portland Trail Blazers di Terry Stotts al successo contro i Kings di Dave Jorger segnando 50 punti in soli tre quarti di gioco (16/26 dal campo, 8/13 da tre, 10/10 ai liberi, sei assist e tre palle rubate per il nativo di Oakland). Ottava vittoria consecutiva per gli Utah Jazz di Quin Snyder, che a Salt Lake regolano gli Charlotte Hornets di Steve Clifford.
Sacramento Kings - Portland Trail Blazers 100-118
Ancora Mo Harkless in quintetto per coach Stotts, con Evan Turner che parte dalla panchina a Sacramento. Kings che giocano una buona pallacanestro offensiva in avvio, soprattutto grazie a Bogdan Bogdanovic, che segna e fa segnare. De'Aaron Fox e Justin Jackson ci mettono l'energia dei rookie, Zach Randolph l'esperienza del veterano, e i californiani reggono così l'urto dei Blazers, che mettono subito in mostra uno strepitoso Damian Lillard. Il numero zero di Rip City segna a ripetizione da tre, si alterna con C.J. McCollum e con Harkless, trova Aminu e mette a referto 14 punti in un lampo. Il primo quarto si chiude in equilibrio, sul 31-33, ed è poi Shabazz Napier, insieme a Evan Turner, a provare l'allungo per i Blazers, con McCollum guida del secondo quintetto. Male le seconde linee di Sacramento, eccezion fatta per i colpi da veterano di Kosta Koufos. Jorger rimette ben presto in campo Fox e Randolph, trovando energia da un dominante Willy Cauley-Stein, che duella sotto canestro con Jusuf Nurkic. Ma dall'altra parte ci pensa ancora Lillard, nuovamente a segno da distanze siderali, per lo stupore generale. Harkless, Davis e Nurkic aggiungono qualcosa in termini di punti, ma la scena è tutta del numero zero, che chiude il primo tempo con un gran canestro in fade away, per il 52-62 dell'intervallo lungo. Alla ripresa delle operazioni i Kings provano in tutti i modi a togliere il tiro da tre alla point guard di Stotts, ma Lillard è assolutamente on fire, in grado di arrivare e chiudere al ferro con autorevolezza. Sacramento continua a giocare, si batte in attacco con Cauley-Stein, Randoldph e Fox, torna a una lunghezza di distanza, ma viene rispedita lontano ancora da Damian Lillard, che torna a segnare dall'arco, arrivando a quota 50 punti alla fine del terzo quarto, mentre tutta Rip City vola via sul 74-92. Stotts decide dunque di lasciar seduto il suo miglior giocatore, in un quarto periodo che vede Buddy Hield scatenarsi al tiro con cinque triple: non bastano ai Kings, perchè dall'altra parte Shabazz Napier segna i canestri della tranquillità per gli ospiti.
Sacramento Kings (17-37). Punti: Cauley-Stein 19, Randolph 17, Hield 16, Fox 13, Jackson e Koufos 10. Rimbalzi: Randolph 9. Assist: Fox 9.
Portland Trail Blazers (31-25). Punti: Lillard 50, Harkless 15, Napier 13, McCollum 11. Rimbalzi: Davis 14. Assist: Lillard 6.
Utah Jazz - Charlotte Hornets 106-94
Tornano alla Vivint Smart Home Arena i "nuovi" Jazz di Quin Snyder, che nel giorno della trade deadline hanno salutato Hood e Johnson per acquisire Rose e Crowder, non ancora a disposizione. Utah parte forte, con otto punti in un lampo dell'australiano Joe Ingles e con Rubio a dirigere l'orchestra. Charlotte risponde con l'eleganza e la pulizia al tiro di Nicolas Batum e con le solite giocate di Kemba Walker, ma sono i padroni di casa a fare corsa di testa, grazie a Donovan Mitchell e a un Ingles che non si fa pregare dalla lunga distanza. Il secondo quintetto di Clifford ribalta però la situazione, grazie ai canestri di Frank Kaminsky e Jeremy Lamb, mentre per Utah si mette in evidenza lo svedese Jonas Jerebko, insieme al rookie O'Neale. Il rientro in campo dei titolari coincide con un parziale in favore dei Jazz: Ricky Rubio è splendido a trovare Gobert e gli altri compagni per un buon tiro, Donovan Mitchell schiaccia e tira da tre, Ingles prosegue nella sua gran serata, e all'intervallo lungo lo score è di 55-46. Dagli spogliatoi esce però una Charlotte diversa, che si aggrappa agli unici due lampi della partita di Dwight Howard, Marvin Williams e soprattutto a Kemba Walker, che festeggia la sua partecipazione all'All-Star Game con i suoi classici canestri che riavvicinano gli ospiti, capaci di sorpassare sul 70-71 con Cody Zeller, nonostante Rudy Gobert inizi a dominare sotto i tabelloni. A dare la scossa a Utah ci pensano dalla panchina O'Neale e Udoh, con Donovan Mitchell ancora protagonista. Il rookie dei Jazz dà spettacolo anche nel quarto quarto, quando i padroni di casa girano due viti in difesa, si affidano a Gobert, trovano una schiacciata di Favors e chiudono la sfida, perchè gli Hornets non segnano più. Finale con Malik Monk in campo per Clifford, mentre i Jazz conquistano l'ottava vittoria consecutiva.
Utah Jazz (27-28). Punti: Mitchell 25, Ingles 23, Gobert 20, Jerebko 10. Rimbalzi: Gobert 11. Assist: Rubio 7.
Charlotte Hornets (23-32). Punti: Walker 19, Kaminsky 14, Batum 13, Williams 11, Lamb 10. Rimbalzi: Howard 9. Assist: Walker 5.