LOS ANGELES LAKERS - OKLAHOMA CITY THUNDER 106-81

I Lakers stanno ritornando. Sono due gli indizi che ce lo fanno capire. Le mosse sul mercato di Magic Johnson e gel general manager Robert Pelinka ed il rendimento della squadra, giovane ma tremendamente efficace, sbarazzina. LA vince la quarta partita consecutiva regolando in maniera agevole 106 a 81 i Thunder, rimaneggiati poichè giunti in California senza Russell Westbrook e Carmelo Anthony, entrambi fermi per problemi alla caviglia. Nei padroni di casa, out ancora Lonzo Ball, il rientro è vicino, quindi nello starting five parte Josh Hart.

La gara dello Staples Center è speciale per Paul George - nativo di Palmdale, cresciuto a 30 minuti da downtown LA - e l'ala di OKC inizia la partita a spron battuto, inscenando un vero e proprio show personale. l’ex Indiana segna dodici dei primi quindici punti Thunder colpendo la difesa gialloviola in tutte le maniere sfoggiando la sua classe e completezza offensiva. I Lakers però non stanno a guardare, Randle risponde presente (11 punti nel primo quarto) ed i padroni di casa chiudono sul +3 i primi 12'. Tante palle perse, da una parte e dall'altra. I Thunder sono trainati da George e poco più, Los Angeles si affida all'energetico Caldwell-Pope, l'unico in grado con costanza canestri dal campo nella prima parte della seconda frazione. Kuzma da poi il primo scossone della partita (46-34), OKC senza Westbrook fa una fatica enorme  acreare gioco e quando PG13 è a riposare in panchina (22 nel primo tempo) sono guai per coach Donovan. Felton fa il possibile, Adams non è nelle migliori serate, Oklhaoma però limita i danni con estemporaneità più di mestiere che di classe, ed è 52-46 in favore dei californiani alla pausa lunga.

Ingram, sonnacchioso nel primo tempo, si scalda, approfitta del mismatch con Abrines e segna un paio di canestri consecutivi, strappando applausi ad uno Staples Center fin lì assai soporifero. La 'mantide nera' è un crescendo di adrenalina, è lui la miccia che consente ai Lakers di scappare via. Prima +15, poi con il pilota automatico la squadra di Luke Walton va a prendersi la vittoria, con il quarto quarto che scorre via veloce, con in campo le seconde linee in cerca di minuti gloria. A  Los Angleles, dopo l’ottima trade orchestrata da Magic e Pelinka che ha lanciato la volata alla free agency di quest’estate, c’è motivo di sorridere. Il peggio sembra proprio essere passato.

Los Angeles Lakers: Caldwell Pope 20, Ingram 19. Rimbalzi: Kuzma, Lopez 9. Assist: Ingram 6
Oklahoma City Thunder: George 29, Adams 13. Rimbalzi: Adams 9. Assist: Felton 3