Settima vittoria consecutiva per gli Utah Jazz di Quin Snyder, che nella notte NBA passano anche al FedEx Forum di Memphis contro i Grizzlies di J.B. Bickerstaff, alimentando le loro speranze playoffs. Il rodeo road trip dei San Antonio Spurs di Gregg Popovich inizia con una vittoria alla Talking Stick Resort Arena di Phoenix contro i Suns di Jay Triano: tutto facile per i neroargento, che però perdono Dejounte Murray per una distorsione alla caviglia.
Memphis Grizzlies - Utah Jazz 88-92
C'è Jarell Martin in quintetto per Bickerstaff, mentre Tyreke Evans viene ancora lasciato fuori, in attesa di capire cosa succederà nelle prossime ore prima della trade deadline. Gara subito dai ritmi bassi, che vede i due spagnoli Marc Gasol e Ricky Rubio ergersi a protagonisti del primo quarto. Il lungo dei Grizzlies segna da tre e non teme Gobert, il playmaker di Utah non sbaglia dalla media distanza, consentendo ai suoi di fare corsa di testa. Joe Ingles e Donovan Mitchell aggiungono punti, Favors lavora sotto i tabelloni, mentre dall'altra parte il solo Andrew Harrison riesce a contribuire come scorer. Il primo quarto si chiude sul 16-21, poi le rispettive second unit si scambiano canestri: da una parte Ivan Rabb, Mario Chalmers e James Ennis, dall'altra Raul Neto, Joe Johnson e soprattutto Rodney Hood, caldissimo in uscita dalla panchina, per dieci punti nella prima metà del secondo quarto. I Grizzlies rimangono comunque aggrappati alla partita, ancora con Gasol e con Andrew Harrison, in gran serata, chiudendo il primo tempo sul 39-44. Si segna pochissimo anche alla ripresa delle operazioni, ma è Memphis a metterci maggiore energia e a trovare la tripla del pareggio dall'angolo con Jamychal Green, per il 58 pari dopo un'altra serie di canestri di Harrison e Gasol. I Jazz rispondono con Mitchell, Gobert e nuovamente Hood, riportandosi davanti all'ultima pausa, sul 63-68. Raul Neto si conferma protagonista con un gioco da tre punti per Snyder, importante in uscita dalla panchina insieme a Joe Johnson. Dall'altra parte Chalmers, Rabb e Dillon Brooks tengono vive le speranze dei Grizzlies, spente però nel finale da Ricky Rubio, ancora a segno dalla media distanza e quasi infallibile dalla lunetta. La tripla da centrocampo allo scadere di Chalmers suona come una beffa per Memphis, protagonista di una stagione al di sotto delle aspettative.
Memphis Grizzlies (18-36). Punti: Harrison 23, Gasol 20, Brooks e Green 11. Rimbalzi: Green 7. Assist: Gasol 5.
Utah Jazz (26-28). Punti: Rubio 29, Hood 18. Rimbalzi: Gobert 12. Assist: Ingles 4.
Phoenix Suns - San Antonio Spurs 81-129
Ancora privo di Kawhi Leonard e Rudy Gay, Gregg Popovich conferma Davis Bertans in quintetto, con Pau Gasol in panchina, mentre per i Suns coach Triano ripresenta Marquese Chriss dall'inizio (per Tyson Chandler), ma deve fare ancora a meno di Devin Booker. Subito Spurs che volano via, dominanti sin dalla palla a due. Danny Green comincia a trivellare il canestro avversario dall'arco, Dejounte Murray arriva al ferro, Aldridge è coinvolto, anche Tony Parker risponde presente in uscita dalla panchina, per il 9-28 della prima pausa che dice tutto. Phoenix non c'è, si vede solo con un paio di giocate di Josh Jackson e dei panchinari House e Gray. T.J. Warren non riesce a mettere in mostra la solita elettricità, mentre i neroargento non si fermano, continuano a segnare con Green, poi si affidano ai veterani. Manu Ginobili e Pau Gasol danno spettacolo, Patty Mills infierisce sugli avversari, LaMarcus Aldridge chiude il primo tempo sul 31-69, una vera e propria mattanza per i padroni di casa. Non cambia nulla alla ripresa delle operazioni, con San Antonio che perde per strada un buon Dejounte Murray (distorsione alla caviglia per lui), ma si gode Tony Parker, chirurgico in uscita dalla panchina, con Aldridge mai contrastato sotto i tabelloni. Il punteggio assume proporzioni imbarazzanti per i Suns, sotto anche 50-100, con il pubblico di casa che sottolinea la sua disapprovazione. Ma Phoenix gioca per onor di firma: Troy Daniels e Dragan Bender alleggeriscono un passivo pesantissimo, mentre Popovich dà il là a un lunghissimo garbage time inserendo Bryn Forbes, Joffrey Lauvergne e soprattutto il rookie Derrick White, che imita Patty Mills andando più volte a bersaglio dall'arco. il quarto quarto non ha più molto da dire, con Alex Len solo nel provare a tenere alto l'orgoglio dei Suns in una serata imbarazzante per la squadra dell'Arizona.
Phoenix Suns (18-38). Punti: Len 14, Jackson 13, Bender 12, Warren 11. Rimbalzi: Chriss 10. Assist: Gray 7.
San Antonio Spurs (35-21). Punti: Aldridge 23, Mills 18, Green 17, Murray 14, Parker 13, White 10. Rimbalzi: Aldridge 13, Gasol 11. Assist: Aldridge, Anderson e Gasol 4.