Grandissimo successo per gli Oklahoma City Thunder alla Oracle Arena, guidati dallo straordinario duo composto da Paul George e Russell Westbrook che combinano nella notte per 72 punti totali. Grande prova di squadra e vittoria wire to wire, senza storia, contro i campioni della baia sembrati sicuramente in giornata no, ma altrettanto sicuramente impotenti di fronte alla carica agonistica portata in campo dalla squadra di coach Donovan.

Inizio di partita in cui Steven Adams comincia a fare la voce grossa sotto canestro contro i lunghi Warriors che faticano a contenerlo in questo primo quarto. Golden State si affida agli splash brothers per rimanere in partita, ma 5 punti consecutivi di George mantengono i Thunder con un buon margine di vantaggio. I padroni di casa provano a cambiare l’inerzia della partita grazie alla difesa: Green stoppa Anthony (che lascerà poco dopo il campo per una distorsione alla caviglia) in post basso e lancia in contropiede Durant che si alza da tre punti per una bomba che accende il caldissimo pubblico della Oracle Arena. Durant replica con il canestro con fallo nel possesso successivo, per un ritmo partita che pare essere mutato favorevolmente per gli Warriors, sempre efficaci a pace elevato. Controreazione Thunder guidata da Grant che confeziona 7 punti consecutivi per il +10 OKC a 5 minuti dal termine del primo quarto. Altra reazione di Golden State guidata dal solito Durant che infila altri 5 punti per i padroni di casa che non vogliono mollare così facilmente la partita. Westbrook, finora più assistman che finalizzatore, si iscrive a referto nella voce punti con la schiacciata in coast to coast, alla quale fa seguire una tripla siderale. Ultimi minuti in cui Westbrook in solitaria risponde alle prodezze di Curry dall’altro lato per un primo quarto che vede gli ospiti avanti di ben 12 lunghezze e con addirittura 42 punti segnati.

fonte: NBA.com
fonte: NBA.com

Inizio di secondo quarto all’insegna di Paul George, che in penetrazione è difficilmente contenibile dagli esterni avversari e da tre punti è spesso una sentenza. Gli 8 punti di parziale costruiti da George, vengono interrotti da Thompson che appoggia al vetro il canestro del -17. Curry alza il proprio livello di playmaking, facendo girare palla con continuità e mettendo in moto il sistema Warriors, che frutta punti importanti in una momento di estrema difficoltà, ma Oklahoma City mostra una concretezza e una solidità mentale assolutamente notevoli che impedisce ai padroni di casa di abbattere il muro della doppia cifra di vantaggio.

Terzo quarto che inizia con la Dub-nation intenzionata a rimettere in piedi una partita che non li ha mai visti in vantaggio: Green e Durant provano a scuotere la propria squadra, la quale soprattutto difensivamente non sembra in grado di imporre il proprio gioco. Ad una prima spallata Warriors rispondono per i Thunder il solito duo George-Westbrook, con Durant e Curry ultimi baluardi per le speranze dei campioni in carica, che barcollano, flirtando con il -20. OKC mostra una risolutezza che raramente ha mostrato in stagione: Grant è un fattore in termini di fisicità e atletismo sotto canestro e George è praticamente infallibile, mentre dall’altro lato Durant continua la sua ottima partita senza riuscire tuttavia ad assottigliare il divario tra le due squadre che a fine terzo quarto recita un pesante +22 Thunder.

Nell’ultimo quarto Golden State prova a rimettere disperatamente la partita su binari a loro favorevoli trovando punti dalla partita con West e Livingston e cercando di aumentare il ritmo partita, oltre ad alzare il numero di possessi. OKC tuttavia non abbassa la concentrazione e due bombe consecutive di George e Abrines, seguite dalla schiacciata di Adams, chiudono la porta in faccia alla reazione Warriors. Un ulteriore tripla di Abrines spegne definitivamente le ambizioni di rimonta dei padroni di casa, che danno spazio alle terze linee nei minuti finali e devono accettare una sconfitta che, per quanto pesante ed inaspettata, risulta meritatissima contro una delle migliori versioni degli Oklahoma City Thunder di questa stagione.