BROOKLYN NETS - HOUSTON ROCKETS 113-123

Nulla di nuovo, vittoria di ordinaria amministrazione quella che gli Houston Rockets colgono al Barclays Center, in casa dei Nets ormai già con la testa al prossimo anno. Solito show di James Harden che raggiunge e supera i 15.000 punti segnati in carriera) e Chris Paul, e quinta vittoria consecutiva per i razzi, i quali si avvicinano sempre più alla vetta della Western Conference, occupata dai Warriors, balbettanti nell'ultima settimana e mezza. Brooklyn, aldilà del netto divario tecnico tra le due squadre, se la gioca a viso aperto. La squadra di coach Atkinson gioca una pallacanestro fatta di ritmo e transizione offensiva, molto speculare a quella dei Rockets, quindi la partita scorre via gradevole. Houston è tanta roba, perchè quando in campo c'è la second unit, nessuno se ne accorge, Gerard Green è un ossesso da oltre l'arco dei 3 punti, e gli ospiti passano a condurre con una decina di punti di margine. I Nets però non muoiono, con LeVert e Russell si mantengono in scia, buono l'operato sotto le plance di un Okafor in ripresa. Nel terzo quarto, qualche giro a vuoto di troppo dei texani permette ai padroni di casa di passare a condurre (84-80, tre triple micidiale di Dinwiddie). I Rockets di questi tempi, però, è quello di meglio che l'NBA può offrire e ci impiegano davvero poco tempo a riprendersi la scena. Paul dirige, Harden, Green ed il rientrante Gordon colpiscono dalla lunga distanza. Prorpio il Barba appone la ceralacca al successo, realizzando in scioltezza o quasi 13 decisivi punti nel corso dell'ultimo quarto, quando Brooklyn va in riserva e non reagisce più.

Brooklyn Nets: Carroll 21 punti, Dinwiddie 18, Allen 16; Rimbalzi: Harris 8; Assist: Dinwiddie 9
Houston Rockets: Harden 36 punti, Paul 25, Capela 18; Rimbalzi: Capela 11; Assist: Harden/Paul 5

NEW YORK KNICKS - MILWAUKEE BUCKS 89-103

Tutto facile per i Bucks al Madison Square Garden, Giannis Antetokounmpo vive una delle sue serate magiche ed i cervi si aggrappano al Dio greco per avere la meglio dei Knicks scossi però dal grave infortunio patito nel corso del match alla propria stella Kristaps Porzingis. Il lungo lettone ricade male dopo una schiacciata, toccandosi da subito il ginocchio sinistro. Gli esami strumentali riveleranno il peggio: rottura del legamento e stagione finita. Peccato, perchè New York era in linea di galleggiamento, poi il forfait di Porz cambia tutto. Antetokounmpo e Middleton allungano, già prima dell'intervallo lungo, e nella ripresa gli ospiti aprono con un parziale di 12-4 firmato ancora dalle due stelle, assolutamente immarcabili per la difesa newyorchese. In campo aperto, 'The Greek Freak' è un Eurostar ad alta velocità, non fermabile. +12 per i viaggianti, le ricezioni profonde per Kanter non bastano, gli uomini di coach Hornacek sprofondano, specie quando Kilpatrick inizia a colpire l'arruffona difesa di NY. L'ultimo quarto trascorre via veloce, con i Bucks che amministrano il vantaggio ed i Knicks a ripensare a ciò che di brutto è accaduto alla stella lettone.

New York Knicks: Kanter 19 punti, Lee 14, Porzingis 10; Rimbalzi: Kanter 16; Assist: Hardaway 4
Milwaukee Bucks: Antetokounmpo 23 punti, Bledsoe 23, Middleton 20; Rimbalzi: Antetokounmpo 11; Assist: Bledsoe 8