Non c'è partita all'Air Canada Center di Toronto, dove i padroni di casa dei Raptors travolgono i Boston Celtics confermando un miglior periodo di forma e brillantezza. Al termine di un primo quarto equilibrato, la panchina dei canadesi di coach Casey fa la differenza nel secondo, spaccando in due la contesa grazie alle giocate in rapida successione di Miles e VanVleet, alle quali si uniscono quelle di un chirurgico Lowry al tiro come nella sapiente gestione dei possessi e del ritmo partita. Celtics in debito d'ossigeno e di forze fisiche nonostante il ritorno di Irving in quintetto: non bastano i suoi 18 punti, uniti ai 17 dalla panchina di Rozier, per tenere a galla gli ospiti. Raptors a -2 dalla vetta della Eastern Conference. 

Marce alte fin dalle battute iniziali per i padroni di casa: Lowry spara due missili dalla distanza per l'8-2 iniziale, mentre i Celtics rispondono con Irving che firma cinque punti ed un assist per Baynes. La difesa di Stevens si concentra molto su DeRozan, lasciando qualche spazio in più alle conclusioni dal perimetro di Lowry e, soprattutto, sotto canestro, dove l'intensità dei canadesi si fa preferire con Anunoby ed Ibaka (19-11). Rozier prova a mettere una pezza al primo allungo dei Raptors, ma la forbice tra le squadre si allarga ulteriormente con l'ingresso in campo dei secondi quintetti: VanVleet e Miles bombardano da oltre l'arco, mentre i Celtics faticano a trovare soluzioni che non portino il nome di Rozier e Morris. Il ritorno, prematuro, in campo di Irving vale il -5, ma è l'ultimo acuto prima dei due parziali che di fatto chiudono i giochi: Wright propizia il 13-0 che stordisce Boston mandandola a -18, DeRozan rifinisce l'opera negli ultimi due minuti di frazione rispondendo ai tentativi di rimonta di Irving e Rozier; altro 9-0 e +22 Toronto all'intervallo lungo. 

L'approccio alla ripresa dei Celtics non è dei migliori, anzi, legittima l'idea che la benzina nel serbatoio della squadra di Stevens sia clamorosamente in riserva. Motivo per il quale fin dalle prime battute del secondo tempo la sensazione è che gli ospiti tirino i remi in barca, consapevoli delle difficoltà oggettive della rimonta e, soprattutto, della migliore condizione fisica dei padroni di casa. Il talento di Irving e Brown è utile ad accorciare di poco il divario, perché dalla parte opposta le triple di Lowry - sei in serata - ed i canestri di DeRozan valgono la conferma del gap della pausa lunga. Il duo di casa risulta cinico e spietato nello spegnere sul nascere i vani e velleitari tentativi di rimonta ospiti, i quali vengono frustrati definitivamente sul finire della terza frazione, quando ai canestri di Morris rispondono ancora VanVleet, Wright e Miles. Altre due triple di quest'ultimo ed il canestro di Poeltl valgono il più 29, prima della reazione d'orgoglio dei Celtics che quantomeno salvano la faccia nel finale: 111-91 il finale. 

I tabellini