Si spegne anche l'ultima luce della stagione dei New York Knicks. Kristaps Porzingis - stella e speranza di riscatto per la franchigia della Grande Mela - è infatti andato k.o. questa notte, nella sfida interna del Madison Square Garden contro i Milwaukee Bucks. Ricadendo sul piede del greco Giannis Antetokounmpo dopo una schiacciata nel secondo quarto, il giovane lungo lettone si è procurato la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. L'infortunio è apparso subito grave, perchè Porzingis è rimasto a terra dolorante e, una volta rialzatosi, non è riuscito ad appoggiare il peso del corpo sulla gamba sinistra. Aiutato a uscire dal campo dai suoi compagni di squadra, l'unicorno dei Knicks si è poi sottoposto a risonanza magnetica, che ha confermato il verdetto: crack al ginocchio e tanti mesi lontano dai campi da basket. Le prime indiscrezioni parlano di dieci mesi fuori causa, nonostante non sia ancora stata stabilita una data per l'intervento chirurgico. Un colpo durissimo per New York, che stava provando a ricostruire proprio intorno al lettone, unico giocatore in grado di fare la differenza all'interno di un roster non certo zeppo di talento.
Anche quest'anno Porzingis aveva mostrato tutte le sue doti, tenendo in linea di galleggiamento la squadra di Jeff Hornacek fino a fine 2017, con un record positivo, e guadagnandosi anche una chiamata all'All-Star Game di Los Angeles, in programma tra una decina di giorni. Ora il grave infortunio, la cui portata potrà essere valutata solo nel medio-lungo periodo: i Knicks di questa stagione non avevano chances di arrivare ai playoffs, e d'altronde la squadra era stata immaginata (con l'addio di Carmelo Anthony) per rappresentare il primo passo di un processo di ricostruzione che ora subisce una brusca frenata. Che siano otto, dieci o dodici mesi, la rottura del crociato costringerà Porzingis a una lunghissima riabilitazione, che lo terrà lontano dal campo anche per l'inizio della prossima regular season. A breve New York estenderà il contratto del suo miglior giocatore dopo il triennio da rookie, nella speranza di ritrovarlo in buone condizioni dopo il calvario post-infortunio. Si preannuncia dunque un'altra stagione - la prossima - piena di difficoltà per i Knicks, che hanno in Courtney Lee l'unica pedina di scambio nell'ambito del mercato delle trade. Più probabile che il frontoffice di New York, guidato da Steve Mills e Scott Perry, lasci scadere il contratto di Enes Kanter nel 2019, per provare a cambiare qualcosa con i free agents di quella sessione. Prospettive dunque di lungo periodo, per una franchigia che non riesce proprio a tornare ai fasti di un passato che, mai come oggi, sembra davvero lontanissimo.