LOS ANGELES CLIPPERS - DALLAS MAVERICKS 104-101
I Clippers cavalcano il miglior Danilo Gallinari della stagione (28 punti) e conquistano un'importante W nell'ultima gara casalinga allo Staples Center prima dell'All Star Game. L'italiano è il gran protagonista del match, sin dalle prime battute, quando con un paio di canestri nel primo quarto consente alla sua squadra di affrontare il primo riposo avanti 32-28. Tiro dalla media, penetrazione con schiacciata e tripla chirurgica, tutto in rapida successione, segno che le sue condizioni fisiche sono in netto miglioramento. Bradley ed Harris si dimostrano ottimi portatori d'acqua per il nostro portabandiera; l'attacco Clips gira, non la difesa che resta il tallone d'Achille e tiene in vita i Mavericks. Harris e Barea gonfiano la retina, punendo i cambi difensivi imperfetti dei padroni di casa, ed i texani affrontano la pausa lunga sul -3 (58-55). Dallas opera il sorpasso nella terza frazione, con Matthews che sale di giri, approfittando della serata no di Williams. Nowitzki non riesce ad incidere, Powell sotto canestro si fa sentire e tanto, ed i Mavs così scappano sul +9 sul finire della frazione, toccando poi il 101-91 a poco meno di 5' dal termine della contesa. La partita sembra essere arrivata ai titoli di coda, con Dallas in pieno controllo, ed invece accade l'impensabile. I Mavs si fermano, incassano un parziale di 13-0 negli ultimi 4' e si fanno sorprendere dai Clippers, in pieno processo di ricostruzione, ma in lotta per un posto in post season.
Los Angeles Clippers: Gallinari 28, Harris 19. Rimbalzi: Jordan 13. Assist Williams 8
Dallas Mavericks: Matthews 23, Harris 16. Rimbalzi: Powell 10. Assist: Smith 5
SACRAMENTO KINGS - CHICAGO BULLS 104-98
Ritornano a sorridere i Kings al Golden 1 Center. Dopo aver incassato nelle ultime quattro gare interne altrettante sconfitte, battono i Bulls nonostante questi ultimi schierino un LaVine da 27 punti che poco ha a che fare con Chicago, quella mediocre di questi tempi. Festival degli errori, in partenza, tra due squadre che non se la passano benissimo. Sacramento segna appena 9 punti nel primo quarto e realizza il primo canestro dopo oltre sei minuti di gioco. Chicago ne approfitta, LaVine ed Holiday abusano più volte del canestro dei Kings e volano immediatamente ben oltre la doppia cifra di vantaggio. Gap che poi lievita, fino a toccare il +15 alla pausa lunga, nonostante i Tori perdino il pivot Lopez a causa di un doppio tecnico. La musica cambia nella seconda parte di gara, Sacto inizia a giocare meglio in difesa, ma è soprattutto in attacco a far registrare passi da gigante. Bogdanovic e Hill prendono per mano i compagni e siglano il 22-8 di parziale che permette ai californiani di tornare in parità (63-63). Poco dopo è ancora Hill a dare il primo vantaggio della partita ai suoi (69-68) ma i Bulls sembrano rispondere bene con Portis, Grant e LaVine e si riportano sul +5. I Kings però sono in ritmo, Hield da oltre l'arco dei 3 punti è mortifero, Bogdanovic e Cauley-Stein sono due ottimi comprimari e segnano i punti decisivi, quello del definitivo allungo negli ultimi concitati secondi di gara.
Sacramento Kings: Bogdanovic 15 punti, Hill 14, Temple 12; Rimbalzi: Randolph 9; Assist: Hill 5
Chicago Bulls: LaVine 27 punti, Holiday 20, Portis 18; Rimbalzi: Portis 14; Assist: Grant 5