Charlotte Hornets - Atlanta Hawks 121-110

Ottima vittoria per gli Charlotte Hornets di uno scatenato Kemba Walker, autore di una prestazione da 29 punti e, soprattutto, da 5/10 da oltre l'arco dei tre punti. E' tutta l'orchestra di casa però a suonare armoniosa ed in maniera del tutto equilibrata, con i cinque interpreti del quintetto - più Lamb dalla panchina - a chiudere la contesa in doppia cifra.

E' la percentuale nel tiro da tre punti invece a tenere a galla gli ospiti, i quali rispondono colpo su colpo ai tentativi di fuga dei padroni di casa già dalle prime battute. KIdd-Gilchrist e Kemba provano a firmare le giocate dell'allungo, ma Ilyasova e Bazemore sono di tutt'altro avviso. C'è bisogno di un chirurgico Batum e delle sfuriate del play di casa per piazzare il primo break, al quale Atlanta però con Belinelli e Prince, per il 30-26 della prima frazione. L'intensità resta alta anche nel secondo quarto, quando il vantaggio degli Hornets non viene messo in discussione dagli Hawks, i quali tuttavia restano aggrappati alla contesa nonostante le giocate di Lamb e di un positivo Howard. E' sempre Walker, nel finale, a firmare le giocate che consentono a Charlotte di andare all'intervallo con un gruzzolo di nove punti di margine.

Le giocate di Batum sembrano indirizzare la gara, definitivamente, in avvio di ripresa, ma le triple di Bazemore e Delaney riportano Atlanta sotto di una sola lunghezza. Gli HAwks non riescono a concretizzare la rimonta, lasciandosi beffare ancora nel finale da Kemba, il quale riporta sopra di cinque i suoi. Bazemore è tuttavia scatenato e trascina i suoi al contro-parziale che vale il 90-95 ospite. L'inerzia sembra spostarsi dalla parte di Atlanta, ma Lamb, Batum ed Howard cuciono lo strappo lasciando a Kemba l'onore di chiudere la sfida nei quattro minuti finali: dieci punti in un amen consentono agli Hornets di riprendere fiato e fiducia, oltre a mettere il margine necessario per condurre in porto la sfida. 

Phoenix Suns - New York Knicks 85-107

Rara vittoria esterna quella ottenuta dai New York Knicks sul campo dei derelitti Phoenix Suns. La squadra di Hornaceck parte a razzo nel primo quarto, sfruttando la fisicità di Enes Kanter, autore di nove dei quattordici punti iniziali degli ospiti. Lee e Porzingis rincarano la dose portando il vantaggio dei Knicks sul più 15, prima che Jackson, Dudley e Booker riportano sotto di dieci alla prima pausa i suoi. E' Warren invece nel corso del secondo quarto a caricarsi la squadra sulle spalle, nell'intento di scuoterla e trascinarla alla rimonta, ma sarà soltanto un fuoco di paglia. Il -4 dell'intervallo è soltanto illusorio, perché alla ripresa delle ostilità, New York torna a macinare gioco e canestri, chiude le maglie in difesa e scappa via nel punteggio: Porzingis sale in cattedra, Hardaway lo segue a ruota, Jack si conferma cinico e spietato. La schiacciata del lettone vale il più 16, con Phoenix che subisce il colpo e non riesce più a rialzarsi. I Knicks restano abbastanza agevolmente in controllo della gara, implementando il proprio bottino fino a raggiungere il +20 con Burke ad inizio quarta frazione. Il garbage time finale fissa il punteggio sull'85-107 conclusivo.