Ottima prestazione di squadra dei Denver Nuggets di Mike Malone, che sul parquet amico del Pepsi Center controllano i New York Knicks di Jeff Hornacek, conducendo nel punteggio dall'inizio alla fine e ottenendo un'altra vittoria casalinga, importante nella corsa ai playoffs dell'Ovest. I padroni di casa mandano ben sette giocatori in doppia cifra, mostrano un attacco scintillante e mettono k.o. dei Knicks in difficoltà in difesa: alla squadra della Grande Mela non bastano 39 punti in uscita dalla panchina della coppia formata da Michael Beasley e Trey Burke (41 in due invece per Porzingis e Kanter).

Al Pepsi Center coach Malone conferma Barton per Chandler, mentre dall'altra parte Jeff Hornacek deve fare a meno di Hardaway (e Noah): in quintetto c'è Ron Baker e non Lance Thomas. Avvio equilibrato e a ritmi alti: i Nuggets muovono bene la palla in attacco, trovano subito punti da Murray e Harris, si affidano come da consuetudine a Nikola Jokic, che assiste i compagni da squadra con le sue doti da passatore. Subito importante Mason Plumlee, presenza chiave al ferro per i padroni di casa, in un gran duello con il turco Enes Kanter, che segna per i Knicks insieme a Porzingis, a bersaglio dalla media distanza. La transizione di Denver produce punti anche per le riserve, in particolar modo per Wilson Chandler e Trey Lyles, con quest'ultimo a chiudere il primo quarto con una schiacciata in campo aperto (39-28). Il punteggio rimane ad elastico, con i Knicks che oscillano tra il meno quindici e il meno cinque: Jarrett Jack segna dalla media, Frank Ntilikina trova una tripla estemporanea, Willy Hernangomez si fa valere nel pitturato, Trey Burke è attivissimo, Lance Thomas è in buona serata da tre e anche Michael Beasley non ha problemi a mettere punti a referto. Ma ai Nuggets bastano un paio di fiammate per allungare nuovamente: Trey Lyles segna con facilità, Mason Plumlee è ancora al ferro, Nikola Jokic distribuisce alla grande, poi è Gary Harris ad accendersi con una serie di triple in successione che chiudono il primo tempo sul 73-60. 

Alla ripresa delle operazioni New York prova a recuperare lo svantaggio acquisito, affidandosi ai due lunghi, Enes Kanter e Kristaps Porzingis. Entrambi vanno a segno, complice la difesa dei Nuggets, ed è poi Courtney Lee a dare ulteriore speranza alla banda di Hornacek, tuttavia troppo fragile in difesa per riuscire davvero a chiudere il gap. Una buona prestazione offensiva non basta infatti a coprire le difficoltà della propria metà campo, dove Nikola Jokic fa ciò che vuole soprattutto come passatore, trovando i vari Will Barton, Gary Harris e Wilson Chandler. Punteggio che continua ad essere ad elastico, quasi un'illusione per i Knicks, che scoprono Trey Burke nella serata del Pepsi Center. L'ex giocatore di Jazz e Wizards soppianta Jarrett Jack nel ruolo di point guard, comincia a trovare il canestro con grande facilità e guida il secondo quintetto insieme a un Michael Beasley nella sua classica modalità on fire, assolutamente immarcabile. Il quarto periodo si apre così con gli ospiti sotto la doppia cifra di svantaggio, ma ben presto nuovamente staccati dai Nuggets: ci pensano ancora Jokic e Plumlee a dominare sotto canestro insieme a Trey Lyles, mentre è poi Jamal Murray a vestire i panni del closer, tra triple e canestri difficili. Una bomba del centro serbo chiude i conti a tre minuti dalla fine, nonostante Porzingis e ancora Burke non mollino nulla in attacco per i Knicks, costretti però ad arrendersi poco dopo e a incassare l'ennesima sconfitta del loro giro di trasferte a Ovest. 

Denver Nuggets (25-23). Punti: Harris 23, Lyles 21, Jokic e Murray 18, Chandler 16, Plumlee 14, Barton 10. Rimbalzi: Jokic 7. Assist: Jokic 10

New York Knicks (21-28). Punti: Porzingis e Beasley 21, Kanter 20, Burke 18. Rimbalzi: Porzingis e Kanter 7. Assist: Burke 11.