"We are a resilient group". Emblematica come poche, la frase è emessa dalle labbra e dalla bocca di Kyrie Irving, trascinatore dei Boston Celtics che nella notte si sono rialzati dopo quattro sconfitte di fila in casa dei Los Angeles Clippers. Padroni di casa sotto nel punteggio fin dal principio, incapaci nel trovare le contromisure all'attacco degli ospiti, efficace ed oltremodo equilibrato nonostante le assenze di Al Horford e Marcus Smart: alle spalle del solito Irving, anche 18 di Tatum, 15 di Morris e Rozier oltre agli 8 preziosissimi di Ojeleye e Theis. Vani gli sforzi dalla parte opposta del solito Lou Williams - 20 in uscita dalla panchina - e Griffin, 23 ma con qualche pecca al tiro. 

Avvio lanciato per i padroni di casa, che provano immediatamente a sfruttare la fisicità di Griffin sotto le plance. Risponde Boston dalla parte opposta con Irving prima e Tatum successivamente, i quali approfittano delle lacune difensive di Teodosic, il cui meglio è lasciato alla metà campo offensiva. La tripla di Morris ed il contropiede di Brown portano Boston avanti nel punteggio ma di misura, margine che verrà confermato da Baynes ed Irving alla prima pausa. Stevens pesca Larkin e soprattutto Rozier dalla panchina, mentre nell'attacco dei Clippers è Williams a catalizzare l'attenzione della difesa ospite con la second unit in campo. Boston però sembra essere in controllo, tecnico ed emotivo, della gara e la tripla di Theis unita alle due zingarate di Rozier a centro area lo confermano con il +5; Morris sente l'odore del sangue ed implementa il margine con un'altra tripla, prima che Larkin chiuda il parziale sempre da oltre l'arco per il 35-45. La sospensione di Rivers dà i frutti sperati, Williams e Griffin si caricano la squadra sulle spalle dimezzando lo svantaggio fino al -7 dell'intervallo lungo, complice anche la fiammata di Tatum da sette punti negli ultimi tre minuti. 

Rozier in azione - Foto Celtics Twitter
Rozier in azione - Foto Celtics Twitter

L'approccio alla ripresa è decisamente migliore per i Celtics che provano a scappare definitivamente con Baynes e Tatum, ma Los Angeles trova da Griffin, sul perimetro e non solo, e Wallace le armi per provare a rientrare in partita. Sul -3 è però Irving a salire al proscenio, per due volte mettendosi in proprio e poi servendo a Brown l'assist per la schiacciata. L'ex Cavs non è solo sull'isola, perché sono le triple di Ojeleye e Rozier, sul finale di frazione, a dare nuova linfa ed il nuovo margine in doppia cifra ai Celtics (77-91). Le due triple di fila di Lou Williams non bastano a riportare in carreggiata i Clippers, perché Ojeleye con cinque punti di fila e Theis con la tripla fanno scappare definitivamente Boston nel punteggio, dando il là al garbage time finale. Los Angeles non riesce più ad impensierire la leadership dei Celtics, i quai si riscattano portando a casa una preziosissima vittoria nella race al primo posto nella Eastern Conference.  

"Siamo un gruppo resiliente. Dovevamo fare quel che dovevamo stasera per riportare le cose dove volevamo e lo abbiamo fatto. E' una lunga stagione, siamo una squadra tutto sommato nuova e dobbiamo scoprire anche questi nuovi aspetti. Gli alti e bassi ci sono sempre, sono oramai anni che calco questi parquet ed è sempre accaduto, l'importante è restare concentrati sul proprio lavoro, sui dettagli, ed è quello che stiamo facendo" ha dichiarato Kyrie Irving al termine del match, aggiungendo successivamente che il gruppo dei Celtics, nel momento del bisogno e della maggiore difficoltà, non ha cercato scuse sulle quali accamparsi. "Siamo in back to back, senza due giocatori importantissimi, ma non abbiamo mollato, non abbiamo lasciato spazio alle scuse, continuiamo a camminare nella stessa direzione". Infine, sul primato nella Eastern Conference: "Non siamo mai soddisfatti, c'è ancora molta strada da fare". 

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