Orlando Magic - Minnesota Timberwolves 108-102

Vittoria di carattere quella ottenuta dagli Orlando Magic ai danni dei Minnesota Timberwolves all'Amway Center. Davanti al pubblico amico, trascinati da un Evan Fournier stratosferico, i ragazzi di Vogel superano l'ostica formazione di Thibodeau, alla quale non bastano la solita doppia doppia di Karl Anthony Towns ed i 28 di Jimmy Butler. Gara fin da subito intensa ed equilibrata, con le squadre che si rispondono colpo su colpo: Towns approccia alla contesa con i primi sei punti, mentre Fournier e Gordon impattano dalla parte opposta con due triple in rapida successione. Gibson - con sei punti personali in un amen - prova ad allungare nuovamente per gli ospiti, la cui pecca è quella di non riuscire a serrare le fila difensivamente per creare i presupposti per il break. Birch impatta alla prima sirena, prima di rispondere con Hezonja ai canestri di Crawford e Bjelica. Orlando ha il merito di non lasciare mai scappare gli ospiti, restando aggrappata all'incontro con Augustin prima e Fournier successivamente: 47-48 alla pausa lunga. 

L'equilibrio non si schioda nemmeno in avvio di terza frazione, quando sono Butler e Gibson a proporre i tentativi di fuga dei Timberwolves, i quali non riescono a contenere la scatenata guardia francese, immarcabile in penetrazione come da oltre l'arco. A metà frazione il massimo vantaggio ospite, con Gibson che chiude il 4-0 di parziale per firmare il più sette. Quattro a testa di Fournier e Payton riportano la sfida in parità, mentre nel finale di frazione sono il francese e Crawford che si sfidano a suon di canestri per sigillare il punteggio sul 75-73 Minnesota. In avvio di quarto periodo Hezonja ed Augustin cambiano marcia e ritmo per i padroni di casa, ribaltando l'iniziale -6 e portando i Magic in vantaggio. Minnesota accusa il colpo, risponde in attacco ma difensivamente non trova mai le contromisure alle folate di Fournier e del play che, in uscita dalla panchina, risulta decisivo per l'esito della gara. Butler prova a caricarsi i suoi sulle spalle, ma è ancora Augustin, dalla lunetta, a chiudere i giochi con tre liberi di fila. Game, set and match Orlando. 

Denver Nuggets - Dallas Mavericks 105-102

Pericolo scampato per i Denver Nuggets, i quali superano a domicilio i Dallas Mavericks di uno scatenato Dennis Smith JR, abile nel finale a trascinare i suoi fino a sfiorare una clamorosa rimonta di 17 punti nel solo quarto periodo. Procediamo con ordine. Ritmi e percentuali altissime nei primi dodici di gioco: Nowitzki manda avanti i suoi in avvio (3-9), prima della risposta di Jokic ed Harris. Denver gioca bene, capitalizza e ribalta l'inerzia della contesa, lasciando presagire una netta supremazia tecnica, fisica e tattica. E' sempre Harris, con una dozzina di punti personali, a trascinare i suoi nel colmare il gap creatosi con gli ospiti, prima del sorpasso operato da Plumlee e Barton nel minuto finale. Denver approfitta del momento di flessione difensiva dei Mavs per scappare via nel punteggio: Harris non sbaglia una scelta, Barton e Chandler implementano il vantaggio fino al +11. Barnes e Smith provano a dare un minimo di fiducia a Dallas, Jokic spegne le velleità di rimonta all'intervallo (61-48). 

Foto Nuggets Twitter
Foto Nuggets Twitter

La musica non cambia nel terzo quarto, quando Denver innesta le marce alte e scappa definitivamente: Murray, Barton e Jokic rifiniscono il bottino, portandolo a ventidue lunghezze di margine, mentre Dallas sembra andare definitivamente al tappeto. Harris e Ferrell tengono a galla i texani, che nell'ultima frazione sfruttano al meglio l'eccessiva rilassatezza dei padroni di casa per rientrare in partita. Denver stacca troppo presto la spina della concentrazione, Powell e Ferrell dimezzano lo svantaggio prima del ritorno in campo di Smith. Il minuto play dei Mavs firma 11 punti negli ultimi tre minuti di partita, compreso il gioco da tre punti che a 10" dal termine porta Dallas addirittura sotto di una sola lunghezza (103-102). I due liberi di Harris chiudono i giochi, perché non basta un solo secondo a Dallas per trovare il disperato pareggio.