Terza vittoria consecutiva per i Los Angeles Lakers, che ha un sapore particolare visto che è ottenuta contro gli Spurs, terzi ad Ovest. Ingram è il top scorer con 26 punti ma anche Lonzo Ball è molto positivo con 18 punti, 10 rimbalzi, 6 assist e 4 palle rubate. San Antonio perde ancora e rischia di essere superata da Minnesota; non bastano i 20 di Aldridge né i 18 di uno stupefacente Bryan Forbes.
I Lakers sono subito aggressivi con Ingram in grande spolvero già dai primi minuti. San Antonio è costretta a subire fino a che Aldridge non segna sette punti consecutivi e rimette i suoi avanti. Gli ospiti però non segnano negli ultimi 2.45 minuti del primo quarto e subiscono un mini parziale che vale il 20-15. Gli Spurs continuano a mancare il canestro per altri tre minuti e per i Lakers è tutto facile, con Clarkson che porta persino al +14. Ginobili e compagni provano a mettersi in ritmo ma stavolta è Lonzo Ball, con due triple e una schiacciata, a ricacciare indietro gli avversari. Gli Spurs devono fare gli straordinari con Gasol e Aldridge che salgono in cattedra; dopo aver raggiunto i sei punti di distacco però, subiscono la sfuriata di Ingram con la quale si chiude il primo tempo (49-38).
Popovich prova a farsi sentire nell'intervallo e l'inizio del secondo tempo premia gli ospiti con Murray e Forbes in grado più volte di battere la difesa avversaria. Torna a farsi vedere anche Aldridge ma ancora una volta SAS soffre qualche momento di sbandamento che non può permettersi. Ginobili prova a metterci una pezza a fine terzo quarto con cinque punti consecutivi, ma Los Angeles guida ancora di sei lunghezze. La squadra di Popovich dimostra di essere troppo corta e le basse percentuali offensive lo dimostrano; escluso un ottimo Bryn Forbes (soprattutto dall'arco), gli altri non segnano quasi mai. I Lakers rimangono concentrati e il loro talento alla fine ha la meglio, grazie ad un parziale di 13-0 che chiude definitivamente il match.